Ripulite le scritte offensive sui muri contro Ciriani, ma non finisce qui. «Pagheranno i danni»

Il Comune ieri mattina ha fatto ripulire la maggior parte dei muri imbrattati. Già partito l'iter: "Una volta trovati i responsabili, dovranno risarcire tutti"

Lunedì 18 Marzo 2024 di M.A.
Ripulite le scritte offensive sui muri contro Ciriani, ma non finisce qui. «Pagheranno i danni»

PORDENONE - Scritte e minacce contro il sindaco Alessandro Ciriani sui muri di Pordenone e all'ex Fiera, è in arrivo la stangata. Il Comune, infatti, ha cancellato a tempo di record anche le frasi che erano comparse sui muri privati delle abitazioni. Ieri mattina la gran parte dello "scempio" era stato ripulito. Rimanevano solamente i volantini all'ex Fiera, quelli che paragonavano il primo cittadino di Pordenone a Walter Ulbricht, presidente della Germania Est negli anni Sessanta.

Ma ci sarà certamente un seguito, perché un conto è stata la replica quasi divertita del sindaco, un altro le conseguenze legali del fatto. E il Comune è già pronto a chiedere i danni.


LA GIORNATA
Al blitz si è risposto con un altro blitz, questa volta di natura e stampo nettamente diversi. I tecnici del Comune ieri mattina hanno effettuato una prima ricognizione delle zone colpite dalla mano ignota che ha firmato l'attacco generalizzato contro il primo cittadino di Pordenone e candidato alle Europee per Fratelli d'Italia, Alessandro Ciriani. È stata portata a termine una prima pulizia sommaria di tutti i muri imbrattati con una bomboletta spray di colore rosso, anche se per ridipingere le pareti e farle tornare come prima ci vorrà tempo. E ci vorranno soprattutto soldi. In realtà una prima spesa c'è già stata: è quella messa in campo ieri mattina dal Comune per ripulire l'opera dei vandali. E per questo, appena le indagini arriveranno a una svolta, si procederà con una richiesta formale di risarcimento danni.


IL COMMENTO
«La scritta che è stata trovata sulla recinzione del cantiere dell'ex Fiera - ha spiegato ieri mattina il sindaco Alessandro Ciriani - sarà rimossa dalla ditta che effettua i lavori, mentre le altre le abbiamo fatte togliere tramite il Comune. Ed è ovvio che una volta accertate le responsabilità individuali si procederà con una richiesta di risarcimento». Il concetto è quello del chi rompe paga. E vista la quantità di muri imbrattati, non sarà un conto poco salato. Anzi, è in arrivo una stangata.
Intanto le indagini della polizia di Stato della Questura di Pordenone vanno avanti. Una o al massimo due le mani che potrebbero essere dietro al blitz della notte tra venerdì e sabato. E chi ha agito conosceva bene i luoghi e le strade presi di mira, perché tutte le scritte sono comparse in posti non coperti dalle telecamere di sorveglianza. In alcuni casi gli occhi elettronici c'erano, ma i vandali si sono posizionati in modo strategico per sfuggire al controllo e alla registrazione delle immagini.

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LA POLITICA
Continuano intanto ad arrivare messaggi di solidarietà nei confronti del primo cittadino di Pordenone. E arrivano anche da chi storicamente non è mai stato dalla stessa parte politica del sindaco Ciriani. In questo caso la nota è quella firmata dall'ex sindaco di Udine e consigliere regionale di Open Fvg, Furio Honsell. «Si esprime condanna per le minacce al sindaco Ciriani e tutta la solidarietà. Le persone vanno sempre rispettate anche quando non si condividono le loro scelte. È il fondamento della democrazia».
Ancora vive, sui social network, le discussioni relative all'incursione anonima della notte tra venerdì e sabato in mezza Pordenone. Le due "fazioni" hanno continuato a confrontarsi, con alcuni attivisti contrari al taglio degli alberi all'ex Fiera che seguono la linea dura e ritengono che il sindaco «se la sia cercata».

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