Ciriani all'attacco sulle dimissioni della Cairoli: «Troppo educata per dire la verità. Non ne poteva più di calunnie e insulti»

Il sindaco spiega, dal suo punto di vista, perché l'assessore se n'è andato: "Era sempre sotto tiro"

Sabato 12 Agosto 2023 di Lorenzo Russo
Ciriani all'attacco sulle dimissioni della Cairoli: «Troppo educata per dire la verità. Non ne poteva più di calunnie e insulti»

PORDENONE - «Monica Cairoli è troppo educata e gentile per sottolineare un aspetto importante delle sue dimissioni: dietro a questo fatto ci sono tutti i responsabili di continue calunnie ed insulti. Posso assicurarvi che essere ogni giorno oggetto di considerazioni malevole non è piacevole, specialmente se queste sono ricevute per il solo motivo di aver svolto il proprio lavoro.

Se non fosse andata così e la gente non avesse avuto così tanta maleducazione, forse oggi non saremo qui a fare questi discorsi».


IL SINDACO
Queste le parole con cui il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani ha commentato l'annuncio delle dimissioni dell'ormai ex assessore all'ambiente, Monica Cairoli al termine della conferenza stampa sulla presentazione del bilancio effettuato da Gea riguardante l'argomento rifiuti nel pordenonese. Un Ciriani che per tutta la prima parte della conferenza stampa continuava a scalpitare, mentre i rappresentati di Gea esponevano i dati riguardanti il comune. Probabilmente non è riuscito a trattenere la rabbia e la frustrazione per aver perso un assessore preparato e importante in un momento delicatissimo per la sua amministrazione, ben consapevole come tutti quanti del resto, di non averla persa per motivi professionali e personali, come da lei stessa sottolineato, ma perché il carico umano, le ingiurie e le minacce per la Cairoli erano diventate insostenibile.


LA DECISIONE
L'ex assessore ha raccontato di essersi dimessa perché eletta ufficialmente al consiglio nazionale degli agronomi: « Ho sempre detto al sindaco dall'inizio del mio mandato che se questo assessorato mi avesse impedito di portare avanti bene il mio lavoro avrei lasciato» - ha dichiarato Monica Cairoli, forse a voler allontanare lo spettro dell'ex fiera. Le sue dimissioni erano nell'aria da tempo, sia per un la contrarietà sul modus operandi con cui l'amministrazione sta portando avanti il progetto, sia perché in questi due anni di mandato l'ex assessore non ha imparato ad essere un muro di gomma rispetto alle critiche, preferendo un atteggiamento più pacato e riservato, apprezzabilissimo, ma che si è rivelato deleterio per la salute.


PIÚ TRANQUILLA
L'ex assessore ieri è apparsa più tranquilla e rilassata, commossa, ma ben consapevole di essersi tolta dalle spalle un macigno enorme. È riuscita ad essere pacata anche mentre raccontava delle continue minacce ed insulti ricevuti di persona, ma sopratutto sui social rivolti a lei e ai suoi collaboratori nel corso di questi mesi. Meno pacato invece il sindaco, prendendo per l'ultima volta le difese dell'ex assessore ed attaccando direttamente i responsabili di questi atti decisamente incivili « È facile nascondersi dietro una tastiera ed attaccare in massa una persona. Spesso è stato fatto anche senza sapere le effettive responsabilità dell'assessore Cairoli, che ha solamente portato avanti il lascito del suo predecessore».


LA DOMANDA
Per il sindaco è bastata una sola domanda sull'ex fiera per decidere, in maniera stizzita, di chiudere bruscamente una volta per tutte la conferenza stampa, forse perché consapevole che anche le altre domande sarebbero state tutte polarizzate sulla stessa tematica. «Ho già detto in consiglio comunale che la responsabilità del progetto è mia. L'unica responsabilità di Monica Cairoli è aver accettato questo assessorato. Siamo stati chiari, abbiamo detto tutto quello che c'era da dire». A commentare le dimissioni dell'assessore è anche Alessandro Genovesi, segretario del circolo Pd di Pordenone. «Le dimissioni dell'assessore all'Ambiente segnano una netta sconfitta politica della maggioranza. A nemmeno due anni dall'inizio del secondo mandato siamo di fronte al quinto assessore che lascia la giunta Ciriani. La tempistica però qui è palese: le dimissioni sono arrivate il giorno prima della firma della delibera di giunta sul controverso progetto di riqualificazione dell'Ex Fiera - continua Genovesi - Il giudizio politico sull'operato dell'ex assessore, nonostante il suo curriculum professionale sia fuori discussione, non può quindi essere positivo. Le grandi difficoltà del nuovo sistema di raccolta differenziata e soprattutto il sacrificio dei 53 tigli dell'Ex Fiera, probabilmente da lei non condiviso, rappresentano la principale eredità del suo breve e difficile mandato».

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