Serie D quasi impossibile per il Pordenone Calcio, inizia il regolamento di conti

Giovedì 31 Agosto 2023
Serie D quasi impossibile per il Pordenone Calcio, inizia il regolamento di conti

PORDENONE - Il Consiglio di Stato ha respinto ieri i ricorsi presentati da Perugia e Reggina confermando il Lecco e il Brescia in serie B per la stagione 2023-24. E le ripercussioni nella Destra Tagliamento sono evidenti. Il Perugia ripartirà quindi dalla Lega Pro e la Reggina dalla serie D. Diventa a questo punto ancora più difficile la possibilità che il Pordenone, pur risolvendo la situazione debitoria proclamata dalla Procura della Repubblica che ha portato alla rinuncia al calcio professionistico, possa iscriversi al massimo torneo dilettantistico nazionale.

Nonostante ciò pare che Lovisa voglia comunque presentare tale richiesta d’iscrizione in sovrannumero confidando nella stima che ha sempre avuto nei suoi confronti e nei confronti del Pordenone il presidente della FIGC Gabriele Gravina che secondo Tuttopordenone.com avrebbe contattato in questi giorni.

LA REPLICA DI CIRIANI

Ieri intanto è intervenuto sulla situazione del Pordenone anche il sindaco Alessandro Ciriani al quale non sono ovviamente piaciute le dichiarazioni di Maurizio Mazzarella. «Quello che mi sto chiedendo – aveva affermato l’avvocato ex giocatore e dirigente neroverde riferendosi all’attuale situazione critica della società – è perché nessuno abbia voluto dare una mano a Mauro Lovisa, né imprenditori né politici.

A partire dallo stesso sindaco». La replica del primo cittadino non si è fatta attendere. «Non ho capito – ha affermato – cosa, secondo Mazzarella, il Comune sotto la mia amministrazione avrebbe potuto fare di più di quanto ha fatto per il Pordenone. Abbiamo utilizzato al meglio i finanziamenti ricevuti dalla Regione curando la ristrutturazione dello stadio di Fontanafredda.

Operazione – sottolinea – che è costata soldi pure al nostro Comune. Non solo: abbiamo realizzato un nuovo campo di calcio che ci è costato 700mila euro al Centro Sportivo De Marchi che abbiamo concesso in uso alla società neroverde a un prezzo irrisorio. A causa della crisi pandemica e a quella energetica e finanziaria non siamo riusciti a pianificare la realizzazione di uno stadio nuovo entro il nostro territorio comunale, ma vista la situazione in cui si è venuta a trovare la società neroverde si potrebbe dire che non sia stata proprio una sfortuna». Ciriani conclude il suo intervento rivolgendo lui stesso una domanda a Mazzarella. «Essendo pure avvocato – premette – Maurizio Mazzarella farebbe bene a muovere meglio la lingua. Le sue dichiarazioni sembrano più che altro un tentativo di alimentare polemiche per distrarre l’attenzione da responsabilità altrui. Ciò che in realtà bisogna chiedersi non è se Mauro Lovisa sia stato seguito poco dal Comune di Pordenone, ma piuttosto se la situazione debitoria in cui la società si è venuta a trovare sia dovuta a una gestione non proprio ideale da parte dei suoi stessi collaboratori. In ogni caso – conclude il primo cittadino - io stesso e tutti i miei collaboratori ci auguriamo che Mauro Lovisa possa risolvere al meglio tutti i problemi in cui si è venuta a trovare la società garantendo così la prosecuzione della storia».

FORME D’ABILI

Intanto la Federazione Calcio Spinea 1966 ha comunicato di aver stretto una collaborazione con il Pordenone per il progetto “For ME d’Abili”. «F.C. Spinea 1966 è lieta di comunicare che nel corso della giornata odierna ha stretto una collaborazione con la società del Pordenone Calcio per il progetto For ME d’Abili. La volontà di entrambe le parti è quella di creare, all’interno del mondo del calcio, una pari opportunità formativa per i disabili intellettivi relazionali». «Sono contento di questa collaborazione, per noi è un onore» le parole del presidente Lovisa.

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