Pordenone calcio, la Serie D "piace" a Ciriani e Loperfido. «Evitare il fallimento significa anche salvare il marchio»

Giovedì 15 Giugno 2023 di Loris Del Frate
Pordenone calcio, la Serie D "piace" a Ciriani e Loperfido. «Evitare il fallimento significa anche salvare il marchio»

PORDENONE - Non è mai stato un grande tifoso del Pordenone calcio, ma per il sindaco Alessandro Ciriani, nella sua visione di città, c’è posto anche per una squadra di calcio che scaldi i cuori dei tifosi. È evidente che in questo momento la questione del nuovo stadio non ha più senso.

Se effettivamente il pool di professionisti che sta seguendo la situazione della società riuscirà a far ripartire i ramarri dalla serie “D”, cosa comunque non ancora consolidata, gli spalti di Fontanafredda saranno già un’ottima vetrina. Ma rispetto allo spettro di un fallimento, lasciare il mondo dei professionisti e ripartire dalla serie D sarebbe già un grande lusso. La pensa così anche il sindaco Alessando Ciriani.

La prospettiva

«Se la prospettiva è quella di andare in serie D - spiega - si tratta comunque di una soluzione decisamente migliore rispetto a quella del fallimento e in ogni caso consentirebbe quasi certamente al presidente Lovisa e ai suoi collaboratori di tentare di radunare attorno a loro un progetto meno stressate rispetto a quello della C di adesso. Il tutto per ricostruire un percorso positivo e andare avanti. Saluto quindi con favore questa ipotesi che sta venendo avanti perchè consente anche di poter sistemare un pezzettino alla volta e poter anche ampliare la compagine di soci, sostenitori e sovvenzionatori».

Strada possibile 

Ciriani va avanti. «Penso che questa sia l’unica strada possibile e percorribile. In più consentirebbe di mantenere viva la società, il marchio e magari un ottimo settore giovanile come quello che c’è ora. Speriamo quindi che vada veramente così. Siamo tutti in attesa che questa possa essere la prospettiva rispetto a quella funerea di ripartire dalla Seconda categoria a causa di un fallimento. Il pool di professionisti che circonda Lovisa è un gruppo di primissimo livello e quindi mi auguro che possano spuntarla. Ora si tratta di attendere ancora qualche giorno».

Il marchio

Chi invece sugli spalti c’è stato per tutta l’annata, è il deputato Emanuele Loperfido, tifoso neroverde. «Pordenone in serie D? Se si salva il marchio dal fallimento posso già dire con convinzione che continuerò a seguire la squadra da tifoso anche in serie D, tra i dilettanti. Non ho alcun dubbio e come farò io, faranno anche tanti altri tifosi pordenonesi. Ci rimboccheremo tutti le maniche e staremo vicini alla squadra e alla società. Questo dovremo fare. Lo stadio di Fontanafredda, poi, ha già dimostrato di essere “caldo” . L’auspicio è di evitare il fallimento. Il resto ce lo riconquisteremo passo dopo passo».

Il Bottecchia

Non ha alcun dubbio neppure un altro tifoso neroverde della prima ora, Marco Salvador, consigliere comunale della Civica. «Se dovesse andare come è stato prospettato con il Pordenone in serie D che torna tra i dilettanti certo che andrei a seguirlo. Anzi, posso dire di più, farei anche l’abbonamento. Se così dovesse andare - e lo speriamo tutti visto che potrebbe essere la soluzione migliore - la squadra e la dirigenza della società avrebbero bisogno di un grande affetto e sono certo che saremo in molti a darlo. In più - conclude Salvador - credo che i neroverdi potrebbero pure tornare a giocare al Bottecchia perchè la deroga era cessata per il campionato professionistico, non per quello dilettantistico. Ecco quindi che lo stadio della città ritroverebbe la sua squadra e i suoi colori. Speriamo che effettivamente questa vicenda si chiuda in questa maniera. Lovisa? Deve restare, anche se è auspicabile che si affianchino altre persone per dividersi il peso. Dire ora a Lovisa di farsi da parte sarebbe del tutto offensivo nei suoi confronti. Ha fatto tanto per il Pordenone e ha una grande esperienza e se è arrivato sino a quel punto significa cheb ci sa fare. Ma ha bisogno di essere aiutato. Soprattutto sul fronte economico».

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Il futuro

Ancora qualche giorno di attesa poi la situazione del Pordenone verrà chiarita definitivamente. Non è il caso di puntare totalmente all’ottimismo, perchè il recupero non è semplice, anzi, il percorso in salita è decisamente complicato. Il fallimento lo si vede ancora. Ma la speranza resta forte».

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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