Pordenone Calcio: salvare la C è una missione impossibile, si deve ripartire dai dilettanti. Con Lovisa?

Oggi la consegna al giudice del piano di rientro dai debiti: impossibile restare tra i professionisti

Mercoledì 14 Giugno 2023 di Loris Del Frate
Pordenone Calcio: salvare la C è una missione impossibile, si deve ripartire dai dilettanti. Con Lovisa?

PORDENONE - In qualunque modo vada a finire per il Pordenone calcio la storia tra i professionisti si ferma oggi, mercoledì 14 giugno 2023. E se tutto andrà bene, ma la strada resta ancora in salita, i colori dei ramarri, quel neroverde che ha fatto tremare pure l’Inter ai tempi d’oro, torneranno a risplendere in serie “D”


LA DECISIONE
Manca la certezza e l’ufficialità perchè solo oggi l’avvocato Antonio Malattia e il pool di professionisti che stanno cercando di scansare con tutte le forze il fallimento della società, consegneranno il piano di rientro al giudice per l’udienza del 20 giungo.

Solo oggi, dunque, saranno svelati i passaggi, ma da quanto trapelava ieri sera dalla fitte maglie della società, sembra che strada indicata sia questa. I passaggi in ogni caso saranno formalizzati solo oggi.


COSA SUCCEDE
In pratica era impossibile cercare di salvare la serie C. Troppo onerosa da un punto di vista organizzativo e delle spese da sostenere per una società molto indebitata come il Pordenone. In pratica cercando di salvare la serie C non sarebbe rimasto in piedi il piano di rientro con il rischio, anzi la quasi certezza, del fallimento e di tutti i problemi che ne sarebbero conseguiti. Ripartire dai dilettanti, invece, potrebbe avere un senso. Da un lato si salvano società, nome e onore, dall’altro le glorie sportive, una volta pagati i debiti, possono sempre tornare.


I PASSAGGI
Sono tutti estremamente delicati e scanditi attentamente. Intanto il Pordenone vale, perchè anche con la sorte avversa e i debiti sulla schiena, qualche investitore si era pure fatto avanti. Lo “giurano” dal pool dei professionisti. Solo che la scansione del tempo non ha lasciato alcuno scampo. Chi era disposto a mettere i soldi voleva più tempo per capire come stavano le cose. Le lancette dell’orologio correvano però troppo veloci. A questo punto pare sia rimasto solo Marco La Rosa, l’imprenditore che aveva già assicurato la sua presenza e un innesto di denaro fresco. Non si pagheranno tutti i debiti, ma quei soldi (l’imprenditore pare abbia alzato ulteriormente la posta) serviranno per iniziare i primi passi e pagare le pendenze con il fisco e la previdenza. In pratica i contributi e poco altro. Questo passaggio consentirebbe di prendere tempo visto che l’iscrizione al campionato di serie D non è così immediata come quella tra i professionisti.


SECONDO PASSAGGIO
Sarà poi possibile nel frattempo cercare altre persone disposte a dare una mano ed ad aprire il portafoglio (sembra che alcuni nomi siano già stati scritti sul taccuino di Mauro Lovisa) e questo potrebbe essere fondamentale per ottenere altre deroghe dalla Federazione e magari rateizzare il debito con l’Erario. Pensare ora alla squadra che dovrà giocare in un campionato comunque difficile come quello di serie D, non è ancora possibile. Il piano che oggi sarà presentato è senza dubbio molto più articolato, ma i fondamentali più o meno, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbero essere quelli tracciati. Toccherà quindi al giudice, sentiti anche i creditori, capire se il percorso è credibile oppure farebbe poca strada. Certo è che evitare il fallimento visti i tempi in cui è scoppiato il bubbone, in considerazione dei debiti che ci sono e alla luce della situazione generale, sarebbe già una grande vittoria.


IL RUOLO DI LOVISA
Anche su questo manca l’ufficialità (e la certezza) ma voci ricorrenti davano presidente Lovisa ancora all’interno della società. In quale mansione? Difficile dirlo ora, ma è anche difficile pensare che Mauro Lovisa possa restare all’interno della società in disparte. Non sarebbe lui.

Ultimo aggiornamento: 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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