Gronda Nord, svolta nel progetto: individuate le soluzioni che spianano la strada. Ponte di Murlis strategico

Giovedì 22 Giugno 2023 di Marco Agrusti
Gronda Nord, svolta nel progetto: individuate le soluzioni che spianano la strada. Ponte di Murlis strategico

PORDENONE - Si sblocca uno dei principali problemi che si erano messi di mezzo sulla strada che deve portare alla nuova Gronda Nord di Pordenone, una delle due opere chiave non solo per la viabilità della Destra Tagliamento, ma per quella dell’intera regione, vista la sua importanza dal punto di vista strategico. 
È stato infatti individuato il tracciato di massima proprio nel punto più critico, cioè a Cordenons.

Con due punti che dominano sugli altri: il ponte sui guadi di Murlis è stato definito strategico da tutti i sindaci e per la prima volta è più chiaro anche il passaggio legato a Cordenons, ritenuto il più critico. 


La svolta

A dire il vero c’era anche una terza ipotesi, che però si è rivelata molto più marginale. Si trattava, nel dettaglio, di un passaggio ancora più a Nord, cioè in corrispondenza di Barbeano, percorrendo la cosiddetta pista carri. Ma sarebbe di fatto venuto meno il senso stesso della Gronda, cioè quello di rappresentare una vera alternativa a Nord rispetto alla statale Pontebbana. 
«Allora - ha spiegato l’assessore Cristina Amirante - ci è concentrati su di un’opzione che ha visto tutti i sindaci dalla stessa parte: il ponte sui guadi di Murlis (siamo tra Cordenons e Zoppola, ndr) sarà una componente fondamentale dell’opera, dal momento che servirà anche a corredo del nuovo ponte sul Meduna». C’è un nodo, è quello dell’impatto ambientale. 
Nodo che però Amirante affronta così: «Il disturbo provocato dall’uomo alla fauna è lo stesso. Oggi il guado è molto utilizzato, è di fatto una strada. Anzi, il ponte disturberebbe molto meno gli animali». 

Il punto critico

Il vero punto di svolta, però, è rappresentato dal modo per arrivarci, al ponte sul guado. Perché se è vero che l’attraversamento è diventato indispensabile per la Gronda Nord, lo è altrettanto il fatto che si debba evitare di congestionare troppo la viabilità di Cordenons. In questo caso una soluzione vince sull’altra. In campo, infatti, due opzioni: passare a Sud rispetto alla frazione di Villa d’Arco oppure a Nord della stessa. Ma passando a Sud si andrebbe ad utilizzare una parte di via Maestra Vecchia, che lungo il tratto Cordenonese è già trafficata e soprattutto costellata di abitazioni. Meglio allora passare a Nord di Villa d’Arco, verso il Comune di San Quirino, «utilizzando strade che ora sono agricole, facendo bene attenzione a non dividere terreni privati delle aziende. Bisognerà lavorare di fino». 
Ma il tracciato è di fatto definito, anche perché verso Porcia (quindi verso l’allacciamento con la Pontebbana) la viabilità esistente consentirebbe di proseguire senza particolari problemi. La Gronda Nord - è noto - integrerebbe sia il ponte sul Meduna che la possibile prosecuzione della Cimpello-Sequals fino a Gemona. «La Regione concorda sulla necessità di dare una decisa accelerata per individuare in tempi brevi un tracciato principale da condividere con il territorio e, in seconda battuta, le forme di finanziamento necessarie alla copertura dei costi di realizzazione», aveva detto proprio su questo punto sempre l’assessore Amirante. La Gronda Nord, però, rischia di essere ancora più utile rispetto ad altre soluzioni. Soprattutto per il nodo cittadino della statale Pontebbana, ormai soffocato dal traffico che non punta a Pordenone, ma solamente al suo attraversamento. 

Ultimo aggiornamento: 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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