Nuova Gronda Nord di Pordenone, ecco il tracciato definitivo: si farà anche il ponte sui guadi

Venerdì 17 Settembre 2021 di M. A.
I guadi di Cordenons

PORDENONE - Fisicamente non c’è ancora, ma sulla carta sì.

Finalmente, dopo un’attesa a tratti troppo lunga e condizionata anche dal Covid. La nuova Gronda Nord di Pordenone è diventata un progetto, una scelta. Esclusi due percorsi, ne è rimasto uno. Ed è stato presentato ieri ai sindaci dei comuni che saranno toccati dall’opera. Due i dettagli fondamentali: la Gronda comprenderà anche il ponte sui guadi tra Cordenons e Murlis (opera di cui si parla da decenni) e toccherà le principali zone industriali della zona a nord di Pordenone. 


IL PERCORSO


Lo studio di fattibilità commissionato dalla Regione ha escluso due tracciati: il più “vecchio” non prevedeva il ponte sui guadi; quello più settentrionale condizionava troppo la viabilità di Roveredo. Ne è rimasto uno, e su quello si lavorerà. Il viaggio inizia idealmente a Fontanafredda, nei pressi della bretella autostradale. Da quel punto la Gronda punterà verso nord, incrociando la frazione di Ceolini. Puntando in direzione della cava di Porcia, si andrà a intercettare la viabilità di Sant’Antonio, per poi sfociare non lontano dalla Cimolai, nella zona industriale di Roveredo in Piano. La strada farà una svolta e si dirigerà a quel punto verso via Brentella, dove sarà necessario intervenire pesantemente per rendere rettilinea e larga un’arteria che oggi non è così semplice da percorrere. Passata la Brentella, la Gronda nord sarà di fatto via Consorziale (a Pordenone), anch’essa abbondantemente da riqualificare. Eccoci quindi all’incrocio del Paradiso, dove la strada tornerà a puntare verso settentrione sfruttando la regionale 251 passando tra la Comina e la Monti. Poi svolta a destra, ci si lascerà sempre sulla destra l’aerocampo e ci si dirigerà verso Villa d’Arco. A quel punto resta l’ultimo dubbio esistente: a Cordenons ci sono diversi tracciati sul campo (più a nord o più a sud), ma con un unico obiettivo: arrivare ai guadi che segnano il confine con Murlis (Zoppola) da sostituire con un ponte. Si sbucherà infine sulla Cimpello-Sequals. Quindi, la Gronda nord (in senso opposto) la si potrà prendere da Cimpello salendo verso la prima uscita, quella di Zoppola. 


L’IMPATTO


Durante l’incontro di ieri con i sindaci del territorio sono stati presentati anche i numeri che giustificano un investimento milionario basato anche sul Piano di ripartenza e resilienza. La nuova Gronda nord di Pordenone si stima che possa togliere dal tratto urbano della Pontebbana il 15 per cento del traffico complessivo, ma praticamente il 100 per cento del traffico pesante in transito. C’è di più: non sarà un manufatto interamente nuovo, dal momento che saranno utilizzati alcuni tratti di strada esistenti, a patto ovviamente di riqualificarli. Non sarà un’arteria a quattro corsie, ma a due, come la circonvallazione di San Vito. Gli incroci saranno regolati da rotonde. 
Infine l’iter procedurale: il progetto di base andrà in giunta regionale già ad ottobre. Insomma, finalmente si corre. 

Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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