Rischio commissariamento del Comune di Selvazzano, la faida con Soranzo e l'ultimo tentativo di restare

Senza l’approvazione del rendiconto si va verso lo scioglimento del Consiglio. Ma la sindaca non si rassegna: «C’è ancora tempo per un’altra votazione»

Giovedì 29 Giugno 2023 di Barbara Turetta
La giunta di Selvazzano

SELVAZZANO (PADOVA) - Il rendiconto di gestione non passa e a Selvazzano il clima si fa bollente. Il 6 luglio partirà lo scioglimento del Consiglio, ma il sindaco Giovanna Rossi vuole giocarsi tutto per evitare questa ipotesi. Lei stessa non fa mistero della causa del pandemonio: i dissapori con il suo predecessore Enoch Soranzo, che l’aveva candidata. E proprio i dissapori hanno portato alla spaccatura il circolo Fratelli d’Italia selvazzanese: a essere commissariato sembra infatti che non sarà solo il Comune, perché la stessa sorte è già toccata alla sezione locale del partito di Giorgia Meloni.

Il quadro

I venti giorni concessi dal prefetto prima di avviare lo scioglimento del consiglio comunale scadono il 5 luglio. La diffida ad approvare il rendiconto di gestione 2022 è infatti stata notificata il 15 giugno, quindi ci sarebbe ancora la possibilità di convocare un altro Consiglio per approvare il documento finanziario. Ma servirebbe la richiesta di cinque consiglieri, quindi qualcuno di coloro che martedì sera hanno cassato la delibera votando contrario o astenuto (7) dovrebbe cambiare idea.

Il clima

Ieri mattina in municipio il sindaco Giovanna Rossi, assieme alla sua squadra, ha ribadito di esserci per i cittadini e di avere ancora tutta l’intenzione di provare fino all’ultimo affinché Selvazzano non venga commissariata. «Il mio è un appello molto chiaro ha detto –: c’è ancora tempo, se qualcuno ripensasse a questa situazione, rivedesse la sua posizione e la conseguenza di lasciare per dieci mesi una città ingessata quando potrebbe andare alle naturali elezioni, farebbe il bene di Selvazzano. Non trovo un senso a tutto questo, alla non approvazione di un rendiconto di gestione che fotografa l’anno 2022. C’è un avanzo di 1,3 milioni di euro da spendere per i cittadini. Perché ci fermano? Se si voleva essere costruttivi chi ha votato contrario e astenuto poteva presentare un emendamento al documento finanziario, perché non l’hanno fatto?».
«A Selvazzano non ci sono ragioni fondamentali ed evidenti per commissariare il Comune – ha detto Enrico Romanato, capogruppo del gruppo misto del sindaco Rossi e non possono essere le partite piccole che determinano questa situazione. Non può essere un rendiconto di gestione di un bilancio, che l’anno scorso è stato approvato, a determinare il commissariamento. È questo che ci fa arrabbiare».

I dissidi

Una situazione difficile che il sindaco Rossi non nasconde aver avuto origine da dissapori con il suo predecessore Enoch Soranzo, che l’aveva scelta come candidato. «Io non ho mai cercato di rompere con la lista Selvazzano Viva (quella di Soranzo, ndr) fino a quando il 12 ottobre 2021 c’è stato un tentativo di mandarmi a casa – ha detto Rossi e da con la Lega locale, che non ha accettato di farmi questo sgambetto pur avendo corso contro di me, è nato un nuovo accordo. Io fin dall’inizio ho vissuto una maggioranza difficile». E sull’attuale situazione non usa mezzi termini neppure il capogruppo della Lega, Antonio Francon, in appoggio alla Rossi, che riporta un’affermazione dell’attuale segretario generale Francesco Spaziani fatta durante il consiglio comunale del 5 giugno con l’approvazione del bilancio di previsione. «Io c’ero mesi fa e soldi non ce n’erano mai. Abbiamo dovuto autotassarci per un barattolo di colore per una panchina – ha citato Francon –. Alla fine si scopre un avanzo milionario e un accantonamento di oltre 6 milioni su crediti di quasi pari importo».
«Selvazzano Civica ha confermato il voto favorevole al rendiconto nell’ottica della proficua collaborazione iniziata il a marzo 2022, quando il sindaco e la giunta hanno deciso di aprirsi alla mia civica, ambientalista e di sinistra, per dare un contributo al governo della città pur rimanendo nella minoranza – ha detto Vincenzo Vozza . Dispiace che forze politiche in Consiglio da molti anni, come la civica dell’ex sindaco, e che hanno plasmato a loro immagine la città, abbiano tradito la cittadinanza in un momento così delicato». Una situazione bollente anche sul fronte della politica locale, con il commissariamento del circolo locale di Fratelli d’Italia da parte del coordinatore provinciale Elisabetta Gardini arrivato ieri mattina.

La frattura

A determinare la non approvazione, e quindi la possibile caduta del sindaco Rossi, sono stati i voti contrari di Bruno Saponaro (Selvazzano Nuova e passato all’opposizione un paio di anni fa), Enzo Negri ed Erika Peruzzo (Selvazzano Viva-Soranzo Enoch), l’astensione di Enoch Soranzo (capogruppo in Regione del partito Meloni), di Giulia Bonisolo (capogruppo Selvazzano Viva-Soranzo Enoch), di Agostino Guarrella (stesso gruppo) e del consigliere Livio Brocca (ex gruppo Lega). Non hanno partecipato al voto i due consiglieri Pd, Antonio Santamaria e Ornella Sabbion. Una posizione di consiglieri appartenenti all’area del centrodestra contro una giunta che al suo interno ha elementi della stessa area che ha trovato fermezza nell’azione di Gardini, che ha affidato al consigliere comunale di Albignasego Davide Mauri l’incarico di commissario del circolo territoriale di Selvazzano, definendolo «Persona di partito con una militanza e di provata serietà ed esperienza», con l’obiettivo di aggregare e ricreare a Selvazzano condizioni di responsabilità.

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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