CASALE DI SCODOSIA (PADOVA) - Speranze finite per le sorti di Giacomo Ortolan, il 22enne di Casale di Scodosia scomparso domenica pomeriggio. È stato trovato morto nella tarda serata di lunedì: all'interno della sua auto, una Kia Sportage grigia. Nell'abitacolo i carabinieri hanno rinvenuto delle tracce di sostanza stupefacente, che verranno analizzate. In passato, ma anche più recentemente, il giovane era stato seguito dal Serd, il servizio dell'Ulss dedicato alle dipendenze. La procura di Rovigo ha disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso, ma si sospetta un'overdose fatale.
LA SCOMPARSA
«Vado a fare un giro in auto a Montagnana.
L'ALLARME
Con il passare delle ore, familiari e amici iniziavano a preoccuparsi e qualche sospetto, dapprima taciuto e allontanato, si faceva strada. Giacomo non rispondeva a messaggi e telefonate e ormai era buio. Verso le 23.30 di domenica, i genitori hanno contattato i carabinieri di Casale, che mezz'ora dopo hanno raccolto la denuncia di scomparsa. Mentre i militari pattugliavano la zona, gli amici del ragazzo hanno diramato un annuncio sui social, postando una foto di Giacomo e della sua automobile.
IL RITROVAMENTO
Quando le speranze di ritrovarlo vivo non erano del tutto svanite, nella tarda serata di lunedì un uomo ha notato quella vettura in mezzo a un campo e, avvicinatosi, ha visto il corpo del giovane. Il passante ha quindi allertato i carabinieri: Giacomo Ortolan giaceva riverso sul sedile lato guida, morto da oltre 24 ore. Accanto a lui, una bustina contenente una polvere che, a prima vista, sembrerebbe eroina.
GLI ACCERTAMENTI
È molto probabile che ad essergli fatale sia stata una dose che il suo organismo non ha retto. A stabilirlo, però, sarà l'autopsia che la procura di Rovigo ha disposto sulla salma. La morte di Ortolan ha lasciato sgomenta la comunità di Casale, che lo ricorda come un ragazzo educato e riservato. Da cinque anni lavorava come muratore alla Costruzioni Edili Fioratto di Badia Polesine, dove si era messo in luce per preparazione, dedizione e amore per il mestiere. «Fare il muratore gli piaceva molto ricorda affranto il titolare Roberto Fioratto . Giacomo stava crescendo molto ed era destinato nel giro di poco a diventare capocantiere. Era informato sulle nuove tecniche e riusciva a gestire molti settori di questo lavoro. Noi tutti gli volevamo molto bene e io lo trattavo come un figlio. Abbiamo perso un bravissimo ragazzo». In passato, era stato seguito dal Serd e sembrava aver superato le sue fragilità. Ultimamente, però, il suo equilibrio sembrava minacciato da pensieri e problemi. Tre settimane fa, aveva incontrato il suo vecchio compagno di scuola Vincenzo: «Sembrava spensierato, lo vedevo come di consueto desideroso di ridere e fare festa». Ma dietro i sorrisi e le risate, Giacomo covava un malessere che non riusciva a scacciare e da cui forse cercava l'oblio. In segno di lutto è stato annullato l'evento "La corrida de Casale", in programma il 7 luglio e rinviato al 16 settembre alle 20.45.