Caro-libri, stangata al rientro: 380 euro di media per l'acquisto. In quali scuole le spese più alte

L'esborso fra testi, astucci, diari e zaini crescerà del 5,4%. Al “Dante” 550 euro, mentre in seconda al “Duca” solo 73. La didattica aumenta del 2,2% ma le dotazioni e gli accessori sono a più 9,9%

Sabato 26 Agosto 2023 di Mauro Giacon
Caro-libri, stangata al rientro: 380 euro di media per l'acquisto. In quali scuole le spese più alte

PADOVA - Molti degli ultimi padovani attesi al ritorno a casa dovranno fare i conti anche con il caro-libri.

Per molti genitori con i figli alle superiori è pronta la stangata di settembre che si traduce in una spesa che, fra testi e accessori può superare i 600 euro a figlio.


IL MONITORAGGIO
Secondo il monitoraggio dell’associazione di consumatori Adico curato da Gianluca Codognato, che ha analizzato il costo dell’intera dotazione di libri per sei istituti superiori e una scuola secondaria (ex medie), la spesa fra libri, astucci, zaini e diari si aggirerà attorno ai 380,50 euro a studente contro i 361 euro dello scorso anno con un aumento del 5,4% trainato più dagli accessori (9.9%) che dai testi (+2,2%). Andando più nel dettaglio, il costo dei libri passa da una media di 284,50 euro a 290,90 mentre quello degli accessori da 76,50 a 89,60. 


IL COSTO PIÚ ALTO
Per quanto riguarda le scuole superiori, frequentate nel Padovano da circa 40 mila ragazzi, emerge che il sacrificio economico più consistente spetta a chi va al terzo anno del linguistico Dante Alighieri perché solo di libri da acquistare (senza contare cioè quelli già in dotazione dagli anni passati) la spesa sfiora i 550 euro. Mentre al secondo posto di questa particolare classifica troviamo la prima liceo del classico Tito Livio.


IL RECORD
C’è però da dire che l’esborso più importante spetta di fatto agli alunni della quarta ginnasio, qualora dovessero acquistare anche i vocabolari di greco e di latino (il cui costo varia dagli 80 ai 100 euro). Quasi irrisoria, di contro, la spesa per i ragazzi che devono frequentare il secondo anno dell’istituto Duca degli Abruzzi (73,70 euro). Guardando alla spesa per classe, chi va al primo anno pagherà mediamente 351 euro, chi va in seconda, 199 euro, in terza 364 euro, in quarta 266 e in quinta 272.


25 LIBRI
Resta sempre troppo alta la dotazione di libri che neppure con l’avvento della tecnologia vengono ridotti di numero. Così – considerando la dotazione complessiva - si può arrivare fino a una ventina di testi scolastici per ogni studente con il clou di 25 libri al terzo anno del linguistico Alighieri. Considerando che un testo costa in media fra i 20 e i 30 euro con punte superiori ai 50, è chiaro come un figlio alle superiori possa trasformarsi in un salasso.
D’altra parte anche alle medie - frequentate da circa 25 mila giovani padovani - la spesa per i libri non è indifferente. Alla Galilei si pagano per i libri 263,30 euro al primo anno, 126,70 euro il secondo e 124,53 euro il terzo.


L’ANALISI
«Come al solito – commenta Carlo Garofolini – settembre è un mese molto complesso per le famiglie con figli in età scolastica. Nel Padovano, come dimostra il nostro monitoraggio, come minimo si spenderanno 380 euro a studente ma ci sarà chi dovrà tirarne fuori anche 600. Sono cifre folli che in periodi come questi, con la crisi che morde e l’inflazione che continua a pesare sui bilanci mensili, rischia di mettere in seria difficoltà molti genitori. Secondo noi è allucinante che le scuole continuino a imporre l’acquisto di un numero così elevato di libri fra l’altro in alcuni casi si tratta di nuove edizioni che non consentono lo scambio dell’usato, che è il mezzo più sicuro e tradizionale per risparmiare».
«Anche gli aiuti economici regionali sono insufficienti oltre che tardivi. Fra l’altro sono destinati a famiglie con Isee bassissimo quando sappiamo che in questo periodo è il ceto medio che soffre più di tutti proprio perché tenuto fuori da qualsiasi aiuto. Invitiamo le scuole a organizzarsi con i supporti tecnologici per diminuire in modo importante la dotazione di libri cartacei, con vantaggio anche per l’ambiente. Proponiamo poi degli interventi radicali anche da parte dei governi. Perché per esempio non si prevede che gli studenti possano avere gratuitamente i testi scolastici per poi ripagarli quando entrano nel mondo del lavoro? In certi Paesi funziona così. Molto diverso il discorso sugli accessori. Se si assecondano le mode e i vezzi dei ragazzi si rischi di spendere anche cento euro per uno zaino griffato. Il risparmio qui dipende dal buon senso dei genitori».

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