Autovelox, i multati organizzano un sit-in davanti alla Prefettura

Giovedì protesta davanti al palazzo del governo a Padova contro la pioggia di sanzioni arrivate nelle ultime settimane a Cadoneghe

Lunedì 14 Agosto 2023 di Serena De Salvador
Autovelox, i multati organizzano un sit-in davanti alla Prefettura

CADONEGHE - La protesta esce dai social network e approda in piazza. Dopo la riunione di venerdì in cui 150 multati si sono dati appuntamento alla trattoria Da Gambaro per ipotizzare una causa comune, giovedì verrà organizzato un sit-in davanti alla Prefettura di Padova che ieri aveva superato le 50 adesioni. 
Non accenna dunque a placarsi la polemica portata avanti da alcune centinaia di coloro che, nelle ultime settimane, si sono visti recapitare le oltre 20mila multe staccate dai due autovelox installati a fine giugno lungo il tratto della strada 307 nel territorio di Cadoneghe, tratto che è di competenza comunale e in cui – essendo riconosciuto centro abitato – vige il limite dei 50 chilometri orari, in alcune parti dal 2018 e in altre dal 2007.


L’APPUNTAMENTO
Il sit-in è stato organizzato su uno dei gruppi Facebook che stanno raccogliendo i multati, arrivato a 1.200 partecipanti. L’incontro, definito «pacifico e spontaneo», è in programma giovedì alle 18 in piazza Antenore, sede della Prefettura. Un luogo simbolico, perché proprio un atto prefettizio della scorsa estate diede il via libera all’iter per l’installazione dei velox e perché sempre dalla Prefettura sarà necessario passare per valutare eventuali manovre per annullare o sospendere le sanzioni.
Le sanzioni hanno cominciato ad arrivare a fine luglio, non solo ai cittadini di Cadoneghe ma ai tanti padovani di tutta la provincia che quotidianamente utilizzano la strada del Santo (che dopo Cadoneghe è ancora strada regionale) per raggiungere l’Alta Padovana.

C’è chi si è visto recapitare fino a dieci sanzioni per eccesso di velocità. E se molti si sono limitati a saldare, per tanti altri è invece montata la rabbia.


LE VOCI
Il culmine della tensione si è toccato mercoledì sera, quando uno dei due autovelox (all’incrocio con via Donizetti) è stato fatto esplodere. E anche il secondo è stato danneggiato dal proiettile di una pistola a pallini. Su questo fronte proseguono a tutto campo le indagini dei carabinieri per identificare i responsabili e l’episodio sta avendo forte eco anche a livello nazionale. Non sono poi mancate le testimonianze di chi ha inneggiato agli attentatori, come in questi giorni online compaiono anche inviti a boicottare le attività commerciali di Cadoneghe «affinché sia da monito a chi amministra». Una boutade che, però, non ha riscosso troppo successo nemmeno tra chi è furente per le sanzioni.
Il sindaco Marco Schiesaro, in questi giorni duramente attaccato, ha sempre spiegato che l’iter per l’installazione è stato avallato dalla Prefettura e che il Comune si era limitato a fornire l’elenco degli incidenti (48) avvenuti in quel tratto di strada tra 2017 e 2021 e la petizione di un’ottantina di residenti che chiedevano più sicurezza. «Non ho intenzione di girarmi dall’altra parte, affronterò questo problema e farò tutto quello che è nelle mie possibilità – ha commentato – Adesso pare che gli autovelox esistano solo a Cadoneghe. Questa storia sta prendendo una piega inconcepibile». Il primo cittadino ha però aperto anche all’ipotesi di muoversi per «capire se ci sono margini di soluzione per andare incontro ai diversi disagi».

Ultimo aggiornamento: 07:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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