Emergenza continua, vigili del fuoco all'osso: «Organico ridotto a minimi intollerabili»

Domenica 8 Ottobre 2023 di Yvonne Toscani
Un'esercitazione dei vigili del fuoco

BELLUNO - Mancano all'appello decine di vigili del fuoco bellunesi, pari al 33,3% dei capisquadra e capireparto, al 15% dei vigili, al 26,3% del personale del ruolo tecnico-professionale. Dati che vengono snocciolati dalla sezione provinciale dal sindacato antonomo Conapo. Che, per l'ennesima volta, ha scritto al direttore interregionale per il Veneto e Trentino Alto Adige, Loris Munaro, al comandante reggente di Belluno, Antonio Del Gallo, e per conoscenza al prefetto Mariano Savastano, evidenziando la carenza di personale esistente al Comando bellunese nonché il mancato rispetto della normativa sull'utilizzo della componente volontaria e della disciplina contrattuale.

ENORMI DIFFICOLTÀ
«A causa dei numeri reali dell'organico operativo, ormai ridotto a minimi intollerabili - lamenta il segretario provinciale di Conapo, Michele De Bernardin - il personale del Comando di Belluno è di fronte a enormi difficoltà nel poter partecipare alle missioni, alla formazione e nel poter fruire di ferie e permessi. Anche l'ordinaria composizione delle squadre di soccorso risente della grave carenza, infatti è ormai fuori controllo la fantasia del Comando nell'utilizzo del personale della componente volontaria per la costituzione delle squadre di soccorso delle sedi permanenti».

A tal proposito la sezione sindacale provinciale richiama al rispetto della normativa vigente sull'impiego del personale volontario/discontinuo che non permette di utilizzare i volontari né per la sostituzione di personale qualificato né per i discontinui al di fuori della casistica collegata ad incendi boschivi, presidi stagionali, calamità.

REGOLE SALTATE
«Tantomeno - tuona Michele De Bernardin - si può pensare di mitigare la grave carenza col continuo diniego di ferie e permessi». Ma a pesare sul servizio dei pompieri non è soltanto la complessa e difficile situazione di sottorganico: lo è anche l'organizzazione dei turni. Tanto che Conapo ricorda quanto previsto dalla disciplina contrattuale del 2022, che assicura tra due turni di lavoro il riposo psicofisico di almeno undici ore. «Tale richiamo - spiega il segretario bellunese - è dovuto al fatto che sempre più frequentemente accade che personale smontante dai turni notturni, anziché rispettare il riposo di undici ore, partecipi invece ad addestramenti, formazione interna o addirittura venga utilizzato per servizi retribuiti come la partecipazione a commissioni d'esame o esercitazioni per gli esterni. Tutto quanto sopra espone i lavoratori e le lavoratrici a un aumentato rischio professionale».

INTERVENTI STRUTTURALI
Il sindacato autonomo dei vigili del fuoco attende ora interventi strutturali per il recupero dell'organico del Comando di Belluno, affinché sia permesso l'uso delle ferie e dei permessi da parte dei dipendenti e per cessare la prassi di utilizzo dei volontari nella sostituzione del personale permanente. Analoga risoluzione viene auspicata anche per l'adeguato riposo tra i vari turni di servizio. «Chiediamo conclude De Bernardin che il direttore, Loris Munaro, in collaborazione con il comandante, Antonio Del Gallo, utilizzi ogni possibilità nell'ambito del budget di ore straordinarie assegnate dal Dipartimento per soddisfare il fabbisogno del Comando di Belluno, informando sulle effettive risorse disponibili, assegnate e spese».

LAVORO STRAORDINARIO
Nel frattempo su quest'ultimo versante è intervenuto, nei giorni scorsi, anche il segretario regionale di Conapo, Ernesto Magliocchetti, con un'articolata lettera inviata al direttore interregionale, in cui chiede dettagli sui fondi previsti dal decreto legge n.76 del 2020, che ha incrementato di ulteriori 401mila e 900 ore l'attribuzione annua di lavoro straordinario in favore del Corpo a decorrere dal 2022, da ripartire tra gli uffici in funzione della carenza del personale, per esigenze contingenti o ricorrenti, esercitazioni, attività di retraining e mantenimento delle abilitazioni, i centri di formazione territoriali, i presidi rurali.
 

Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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