Paracadutismo di precisione, il cielo di Belluno si riempie di colore: 250 partecipanti da tutto il mondo, ma l'Italia non delude

Lunedì 14 Agosto 2023
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BELLUNO - Un bersaglio di 2 centimetri da centrare scendendo da una quota di mille metri. Due giorni e mezzo per portarsi a casa l'edizione numero 34 del Trofeo Città di Belluno, una competizione valida per la Coppa del Mondo di paracadutismo. Ben 250 partecipanti da tutto il globo (anche da Argentina, Arabia Saudita e Canada) sono approdati durante la scorsa settimana all'aeroporto Arturo Dell'Oro di Belluno, tanto diversi quanto accomunati dalla medesima passione. Le ottime condizioni meteorologiche, differentemente dagli anni passati, non solo hanno aiutato i concorrenti ma hanno favorito l'affluire di spettatori, appassionati e turisti, stazionati principalmente al bar Blue Moon, accanto al punto di atterraggio.

Musica dal vivo tutte le sere per una settimana, piastre roventi e chiosco della birra sempre aperto. «È il periodo più importante dell'anno per la nostra attività e, salvo una serata annullata, il tempo è stato clemente», spiega la titolare del locale Elisa Saletti, ex paracadutista.


TRICOLORE AI VERTICI

Precisione e sangue freddo ma anche molta competizione tra le squadre e singoli lanciatori che in queste ultime prove hanno lottato per il titolo. Nella graduatoria a squadre maschile, Cism Hungary e Czech Military Team 1 occupano i primi 2 gradini del podio, mentre l'Italia con il team Cism 1 batte la Francia nell'ottava prova, aggiudicandosi il terzo posto. «È quello che ci eravamo aspettati» aveva affermato al termine della settima manche Corrado Marchet, uno dei principali organizzatori dell'evento: «Ce la stiamo mettendo tutta: la nazionale italiana combatte tenacemente». I francesi, a pari merito con l'Italia fino all'ultimo, finiscono in quinta posizione dietro la Germania. Tra le donne, Svizzera senza problemi, inseguita a molte penalità di distanza da austriache e ceche.


IN EVIDENZA

Il tricolore non delude neppure nella classifica individuale assoluta, intrecciata a quella dei Master. Tutto merito di Giuseppe Tresoldi, battuto dal tedesco Stefan Wisner e dal francese Jeannerot, nell'individuale assoluta, ma trionfatore tra i Master in cui la classifica non distingue tra uomini e donne: seconda dietro all'azzurro, infatti, troviamo l'elvetica Claudia Grätzer, dominatrice dell'assoluta femminile davanti a Christina Franz e Michaela Mynarova, portacolori rispettivamente di Svizzera e Repubblica Ceca, seconda e terza in quest'ultima categoria. La Germania sfoggia invece due giovani campioni negli individuali Juniores: Mathias Dammler ed Elias Kammer distante di solo un punto dall'austriaco Michael Urban. Non mancano i complimenti, giunti da più fronti, per l'impeccabile organizzazione della gara, sia dalle squadre nazionali sia dai singoli paracadutisti ma anche da diversi spettatori, come nel caso di un'appassionata di Parma: «Vengo qui praticamente ogni anno e ogni volta resto stupita da due cose: dalla precisione degli atleti in volo e da quella nel campo di atterraggio da parte dei coordinatori». Alle premiazioni presenti numerose autorità, tra le quali anche il sindaco Oscar de Pellegrin.

LE CLASSIFICHE

Individuale femminile: 1. Claudia Grätzer (Svizzera); 2. Christina Franz (Svizzera); 3. Michaela Mynarova (Repubblica Ceca); migliori italiane: 16. Samanta Vallarino; 18. Silvia Magniani; 28. Leonora Gambassi; 37. Cristiana Bovo. Individuale maschile: 1. Stefan Wisner (Germania); 2. Thomas Jeannerot (Francia); 3. Giuseppe Tresoldi (1° Master); altri italiani: 4. Piefrancesco Vanni; 7. Marco Pizziconi; 23. Daniele Viel; 39. Massimo Agnellini, Vittorio Guarinelli, Gianluca Rizzati e Daniele Garozzo; al 111° posto il bellunese Daniele Varago. Squadre maschile: 1. Cism Hungary; 2. Czech military; 3. Italia Cism 1; altre squadre italiane: 14. Italia Cism 2; 17. Scuola nazionale; 45. Free Dogs; 47. A Team. Squadre femminile: 1. Paradodendro (Svizzera); 2. Red Bull (Austria); 3. Czech Ladies; 4. Avalon (Bulgaria); 5. France 2.
 

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