Venezia. Saverio Pastor, uno degli ultimi 5 "remer" di Venezia. «Ci salvano i turisti. Insegnare il mestiere a un giovane? Lo prenderei in giro, si illuderebbe di avere un futuro» - Foto

Venerdì 12 Gennaio 2024, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 11:59

Salvati dai turisti

Mentre racconta, Pastor continua a piallare. In bottega ogni tanto si affaccia un turista. Wonderful, merveilleux, poi chiedono di scattare qualche foto. Il remer sorride: «Sono loro che ci salvano. I veneziani ormai sono meno di 49mila. Noi remeri siamo in cinque e senza turisti non ci sarebbe lavoro per tutti». Una piccola casta, depositari di un'arte millenaria, che viene tramandata sul campo. L'unica scuola è la bottega. «Io ho imparato da Carli, e ho insegnato a Franco Furlanetto che è stato con me per otto anni. Adesso da 19 anni c'è con me Piero Meneghini, diventato molto bravo. Gli altri due remeri sulla piazza sono Paolo Brandolisio e Piero Dri. Siamo in cinque in quattro botteghe».


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