Sono entrati nel campo coltivato a kamut sul confine tra Fanzolo e Caselle e hanno piantato i picchetti per far posto al cantiere della Pedemontana. Ma secondo il proprietario, Evelino Signori, 55enne odontotecnico di Caselle, appassionato di coltivazioni biologiche e socio di Italia Nostra, già autore di due diffide contro la società costruttrice Spv, senza alcuna autorizzazione. Ora è pronto a presentare denuncia per violazione di proprietà privata scatenando una nuova battaglia legale attorno al discusso nastro d'asfalto. E non si escludono barricate con forme di resistenza passiva davanti alle ruspe. Italia Nostra ha già chiamato tutti a raccolta. «Fino ad oggi la questione ha interessato soprattutto il vicentino. Adesso si sta surriscaldando anche qui: mancano i soldi per pagare gli espropri mette in chiaro il presidente Romeo Scarpa c'è una domanda retorica: siamo paroni a casa nostra e spariamo solo ai rumeni che entrano in casa? Qui entrano in virtù di accordi non rispettati e senza pagare. Ma hanno la Regione che li protegge, e quindi tutto va bene?». Gli operai sono entrati in azione mercoledì. Proprio pochi minuti dopo il decollo alla volta della Germania di Signori. «Sembrava lo sapessero. Quasi che abbiano tenuto i telefoni sotto controllo, sono partito alle 6.50. E alle 7 loro erano nel mio terreno. Ho mandato diffide alla società della Pedemontana, al presidente Zaia e alle Procure di Treviso e Venezia. L'immissione in possesso è illegittima. Sono scaduti i termini di legge. E io non sono mai stato espropriato: non ho mai firmato nulla e non mi è mai stato dato nulla». E' intervenuta anche la Polizia Locale di Vedelago. Gli agenti hanno messo tutto a verbale. La storia è complessa. Signori ha ricevuto due decreti: uno nel 2014 per l'immissione in possesso e l'altro nel 2016 per l'occupazione temporanea dell'area per la viabilità di servizio. In entrambe le occasioni ha risposto con delle diffide. «Il diritto di superficie è stato sottratto con la forza sottolinea Osvaldo Piccolotto, tecnico che collabora con il coordinamento contro la Pedemontana per espropriare, la società deve prima versare il corrispettivo in Cassa depositi e prestiti. E non ci risulta sia stato versato nulla».
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