«Senza scuola i nostri ragazzi stanno vivendo un momento molto difficile»

Mercoledì 31 Marzo 2021
«Senza scuola i nostri ragazzi stanno vivendo un momento molto difficile»
DISAGIO DEGLI STUDENTI
ROVIGO Nelle prossime settimane dovrebbero essere pubblicati i dati definitivi dell'indagine sulle difficoltà causate dall'emergenza-Covid agli studenti realizzato in provincia di Rovigo da Fopags (Forum provinciale delle associazioni dei genitori delle scuole) di cui fa parte anche Age, che ha coinvolto circa 25mila studenti con le loro famiglie. L'Associazione italiana genitori considera un primo passo importante del Governo la parziale riapertura delle scuole dopo Pasqua e chiede che le Regioni seguano tale scelta non contrastandola con ulteriori provvedimenti restrittivi. La preoccupazione per Age è quella di un'impennata di dispersione scolastica: «A rischio 34mila studenti in Italia, secondo Ipsos-Save the children continua la presidente nazionale Rosaria D'Anna - D'altra parte, l'8% dei bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado è rimasto escluso e non ha preso parte alle video-lezioni con il gruppo in classe. Tale quota sale al 23 per cento tra gli alunni con disabilità».
DIVARIO SOCIALE
Non solo abbandono, ma anche crescita personale se a questo si somma anche l'aumento a dismisura dell'utilizzo dei social che in quest'ultimo anno è cresciuto del 73% tra gli adolescenti. In Polesine sono quasi 13.000 i ragazzi che frequentano le classi dalla seconda media alla quinta superiore: dall'indagine di Fopags emergono dati allarmanti, come evidenzia Francesco Ennio, presidente di Age Rovigo: «L'attuale situazione fa sì che i nostri ragazzi stiano vivendo un momento molto difficile che sta diventando eccessivamente prolungato incidendo nel loro essere». I genitori hanno risposto così alle 11 domande del questionario che è stato inviato attraverso i canali ufficiali del mondo scuola. Al quesito relativo ad eventuali problemi nella gestione delle emozioni dei ragazzi per le medie, soltanto il 25 per cento ha detto di non aver riscontrato problematiche, cifra che scende al 15 per cento per le superiori: ciò significa che più della metà ha rilevato da modesti a gravi criticità emozionali (3% e 12% gravi rispettivamente per medie e superiori). Per quanto riguarda il ritmo sonno-veglia sono sempre gli adolescenti più grandi a stare peggio: soltanto il 35 per cento non ha riscontrato problemi nelle medie, mentre si scende al 25 per cento per le superiori. Alla domanda se temono il futuro, l'inquietudine sembra avere la meglio per la maggioranza dato che soltanto il 10 per cento dei genitori delle medie non è preoccupato per il futuro dei propri figli, mentre per le superiori solo l'8 per cento è sereno al riguardo.
GENITORI IN ALLARME
«Tanti genitori ci hanno segnalato la preoccupazione per la socializzazione dei loro figli evidenzia ancora Ennio - Non è stata tolta lorola scuola, ma tante altre cose. Non vogliamo incolpare nessuno, ma dobbiamo tutti interrogarci su cosa possiamo fare di più per questi ragazzi». Dando la piena disponibilità ad eventuali gruppi di lavoro, nei quali le famiglie lamentano di essere state poco coinvolte, arriva la richiesta della presidente nazionale per un ritorno in aula quanto prima: «La richiesta è ragionevole se interventi sistemici saranno attuati: accelerazione dei vaccini, coordinamento per differenziare gli orari delle grandi scuole nelle città, aule all'aperto nei mesi di aprile/giugno, didattica nei musei e centri sportivi, incremento del trasporto pubblico, campagne di screening nelle scuole con tamponi rapidi».
Anna Nani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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