Terna, la Provincia in cabina di regia

Martedì 12 Febbraio 2019
Terna, la Provincia in cabina di regia
L'APERTURA
BELLUNO La Provincia di Belluno sarà la cabina di regia per i progetti elettrici sul territorio dolomitico. Soprattutto, potrà visionare i piani di Terna nel suo complesso, e non più a spizzichi e bocconi. E lavorerà al tavolo tecnico insieme con l'azienda di trasporto elettrico e con la Regione Veneto. È il risultato della missione romana di Roberto Padrin. Il presidente della Provincia, accompagnato dal consigliere delegato Massimo Bortoluzzi, ha incontrato ieri a Roma i vertici di Terna Rete Italia. Una chiacchierata con l'amministratore delegato Luigi Ferraris e i suoi collaboratori. Sul tavolo l'accordo tra Terna e la Regione Veneto per i programmi elettrici da portare avanti. Quegli stessi programmi che riguardano anche il Bellunese, dai progetti sugli elettrodotti di Cortina e Auronzo, fino alla razionalizzazione delle linee nella media valle del Piave.
I NODI
Sono proprio questi i progetti più controversi e contrastati. Quelli che i comitati civici della Valbelluna chiedono di rivedere daccapo. Perché è vero che Terna toglie cavi aerei e tralicci da Soverzene e Ponte nelle Alpi, ma è altrettanto vero che rimangono tutti i problemi sulla linea Polpet-Scorzè dopo l'attraversamento del Piave all'altezza di Andreane. La richiesta è sempre stata quella di contemplare l'interramento, lungo l'autostrada.
IL RISULTATO
Al momento quest'idea rimane, ma solo per i comitati. Terna non sembra averla mai presa in considerazione. Ma dall'incontro tra Padrin e Ferraris è emerso comunque uno scatto in avanti. Un cambio di passo sul dialogo produttivo, con l'impegno da parte di Terna di illustrare complessivamente i progetti sul Bellunese, non più a pezzettini.
IL GIUDIZIO
«Non posso che esprimere soddisfazione da un incontro dal quale è emersa l'opportunità di lavorare sistematicamente ad un tavolo tecnico Regione-Provincia di Belluno e Terna per studiare insieme tutte le possibili ottimizzazioni della rete elettrica ad alta tensione in provincia di Belluno, partendo dall'accordo quadro sottoscritto tra Terna e Regione - commenta Padrin -. Dialogo, ascolto e progettazione partecipata tra i tre attori non possono che apportare benefici ai cittadini e ai territori della provincia, che finalmente potranno essere ascoltati nelle loro esigenze specifiche. Proprio in questo contesto si inserisce la richiesta di definire insieme, nel più breve tempo possibile, l'assetto elettrico definitivo della provincia». Palazzo Piloni quindi potrà partecipare con i suoi tecnici di fiducia ai lavori di programmazione. Una novità che potrà essere sfruttata dal territorio oltre che dall'ente Provincia. «Ho apprezzato il cambiamento di approccio manifestato da Terna nel rivolgersi ai territori e ai loro rappresentanti per studiare insieme le migliori soluzioni condivise da tutti i punti di vista, tecnologico, ambientale e sociale - conclude Padrin -. Ringrazio anche la Regione del Veneto per questa grande opportunità che viene data al nostro territorio».
Damiano Tormen
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