Sindaci leghisti pronti alle barricate: «No migranti nei nostri comuni»

Domenica 27 Giugno 2021 di Pietro Alpago Novello
Sindaci leghisti pronti alle barricate: «No migranti nei nostri comuni»
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BELLUNO - «Nei comuni della Lega non ci saranno nuovi centri di accoglienza migranti». Il commento del deputato leghista e sindaco di San Gregorio nelle Alpi Mirko Badole lascia poco spazio all'interpretazione, ed esprime l'idea chiara del partito riguardo ai due nuovi bandi pubblicati nella giornata di giovedì dal prefetto. L'obbiettivo dei bandi in questione è quello di affidare i servizi di gestione di centri collettivi di accoglienza migranti (il riferimento è all'articolo 14 del decreto legislativo 246 del 1998) con capacità ricettiva massima di 50 posti nel primo e per l'affidamento dei servizi di gestione di centri di accoglienza costituiti da singole unità abitative nel secondo.

A prescindere dalla modalità però, dove ci sono amministrazioni della Lega non ci saranno offerte a riguardo: «Non commento la proposta del prefetto di per sé, chiaramente deve fare ciò che ritiene e che gli viene suggerito a livello statale ha continuato Badole ma la mia idea, che si conforma a quella ripetuta più volte da Matteo Salvini, è contraria».


QUESTIONE DI MERITO
Il problema secondo la Lega è la gestione negativa del problema all'origine, fattore che giustifica la loro ferrea posizione a riguardo: «E' giusto che la problematica venga risolta da chi l'ha creata, non cercare di arginarla pesando su sindaci e comuni italiani». Sulla stessa lunghezza d'onda si è schierato anche Luca De Carlo, senatore di Fratelli d'Italia: «Bandi come questi sono la conseguenza di una politica profondamente sbagliata sul tema migratorio ha sottolineato per noi il problema va risolto alla radice. Queste soluzioni temporanee a livello territoriale sono solamente un cerotto su una cancrena molto più grave, che non si può risolvere solamente tamponando». Il senatore ha poi proseguito, soffermandosi sulla situazione attuale: «In particolare nel difficile momento sanitario che stiamo vivendo, fa specie come le regolamentazioni sugli spostamenti si applichino in maniera differente a seconda dei casi. Molti italiani stanno soffrendo restrizioni molto dure, mentre per tantissime altre persone sembrano non applicarsi minimamente».


CENTRI D'ACCOGLIENZA
Sul tema dei nuovi centri d'accoglienza comunque la posizione è articolata: «Se i migranti dovessero essere considerati rifugiati politici negli appositi hot spot fuori dai confini europei, allora sarebbe giusto trovare una soluzione temporanea per ospitarli in collaborazione con le altre nazioni».


«DECIDE LA LEGGE»
Più moderata invece la prospettiva di Roger De Menech, deputato del Partito Democratico: «Il prefetto deve seguire la legge, se si muove con una proposta simile sicuramente avrà i suoi buoni motivi dettati da una politica nazionale è il suo commento ed è giusto adeguarsi. Il governo di unità nazionale è formato da diversi partiti che collaborano, e bisogna dunque seguire le indicazioni che, di comune accordo, decide di fornire». Più che puramente centrate sulla situazione della provincia, le problematiche evidenziate soprattutto da Lega e Fratelli d'Italia riguardano il più ampio scenario nazionale e internazionale: il centrodestra infatti insiste per una miglior gestione dell'ingresso di migranti nel nostro paese, a loro parere non abbastanza controllato dal governo che sarebbe il primo responsabile di questa emergenza. La prima reazione del nostro territorio ai bandi, almeno a livello politico, non è dunque delle più positive. A prescindere dalle indicazioni di partito è comunque presto per sapere se avranno successo, e se verranno presentate offerte. Difficile prevedere ora l'esito di questa iniziativa: per avere una risposta bisognerà aspettare la scadenza del 31 luglio, e la successiva apertura delle buste prevista per la prima settimana di agosto.

Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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