Pioggia e neve mese da record mai così in 25 anni

Giovedì 5 Dicembre 2019
IL DATO
BELLUNO Novembre da record. Pioggia e neve così non si vedevano da 25 anni. Le sensazioni di chi guardando fuori dalla finestra sosteneva di non aver mai visto un autunno così bagnato, erano corrette. La conferma arriva dall'Arpav che, numeri alla mano, traduce le impressioni dei bellunesi in certezza. È piovuto molto in tutta la regione, ma è nelle zone montane e pedemontane che il pluviometro ha registrato le maggiori quantità di acqua e di neve. Così, dopo un ottobre piuttosto secco e caldo, con l'inizio di novembre il meteo sembra essere impazzito iniziando a scaricare pioggia senza tregua e creando, in provincia, numerosi dissesti idrogeologici con conseguenti chiusure di strade. Le giornate in cui si sono registrate le precipitazioni più copiose, con temporali anomali per la stagione e in alcuni casi con vere e proprie allerte meteo che hanno mobilitato nei territori le squadre di Protezione civile e reso necessaria l'apertura dei Coc, sono state quelle del 3, 8, 9, 12, 13, 15, 17, 18, 23 e 24 novembre. Con punta massima nella seconda metà del mese. La causa è un'anomala successione di perturbazioni che ha provocato piogge importanti, a carattere sciroccale e accompagnata da nevicate copiose in quota. L'autunno 2019 verrà ricordato per le cime innevate e i metri di neve caduti nella parte alta del Bellunese con netto anticipo rispetto al passato e per la felicità dei gestori degli impianti di risalita. Anomale anche le temperature, di questo novembre bizzarro. Il termometro, infatti, si è sempre mantenuto parecchi gradi sopra la media stagionale regalando anche giornate di sole quasi calde.
LA PIOGGIA
A novembre in Veneto sono caduti in media 330 millimetri di pioggia, contro una media registrata tra il 1992 e il 2018 di circa 130. Un aumento, dunque, del 150% che in certe zone della regione, quelle montane, è arrivato a toccare il +200%. Novembre 2019 ha battuto il record dei precedenti autunni piovosi in montagna quelli del 2000 e del 2002. Nelle terre alte è piovuto di più. Se in gran parte della pianura, infatti, si sono registrati di media dai 150 ai 300 millimetri, nelle zone pedemontane il valore è oscillato tra 300 e 500 millimetri, in quelle montane tra 500 e 700 con punte massime di 900 in alcune località delle Prealpi e delle Dolomiti meridionali. Si prenda la stazione di Arabba, per esempio. Qui sono caduti 428,8 millimetridi pioggia, contro i 73 del 2018, i 105,8 del 2017 e i 425,4 del precedente record, registrato nel novembre del 2002.
LA NEVE
Novembre imbiancato, tanto che le stazioni sciistiche sono state aperte lo scorso fine settimane senza problemi legati all'innevamento artificiale. Perfino il Nevegal, località a bassa quota, è stato spruzzato dalla neve. Alla stazione di Arabba la misura cumulata di neve fresca ha raggiunto i 220 centimetri, un valore oltre 4 volte la media del 1979 2019 pari a 49 centimetri e record assoluto. A fine mese in tante zone delle Dolomiti gli accumuli hanno raggiunto e localmente superato i 2 metri anche nelle località a 1600 1800 metri di quota; attorno ai 2000 metri, poi, si sono raggiunti anche i 3 metri di manto a terra. Sulle Prealpi il limite delle nevicate si è mantenuto a quote superiori, specie sui settori orientali.
A.Tr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci