CORTINA - Si chiude dopo ben 16 anni il giro di carte bollate per un incidente in pista a Cortina. La Cassazione ha scritto la parola fine alla vicenda avvenuta il 26 aprile 2003. Durante una lezione di sci, la quarta per principianti a Cortina, impartita da un maestro della scuola ampezzana, una turista vicentina perdeva il controllo degli sci finendo contro uno degli alberi a bordo pista riportando la rottura del crociato del ginocchio destro e la contusione del sinistro.
La donna aveva citato in giudizio il maestro, l'associazione maestri di sci e la Faloria spa che gestiva gli impianti per ottenere il risarcimento dei danni imputando di non averle impartito insegnamenti indispensabili per affrontare la difficoltà della pista e non aver predisposto le cautele necessarie ad evitare impatti e cadute rovinose.
Ad assistere la Faloria Spa c'era l'assicurazione. Nel 2012 il tribunale di Belluno ha respinto la richiesta di condanna sottolineando che non c'erano prove dell'inadempimento del maestro di sci e della sua scuola. Una sentenza ribadita anche in appello, a Venezia, nel 2018. Ora la Cassazione ha rigettato il ricorso condannando la donna a pagare le spese ai ricorrenti, liquidando i compensi in 3mila euro.
Ultimo aggiornamento: 14:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA La donna aveva citato in giudizio il maestro, l'associazione maestri di sci e la Faloria spa che gestiva gli impianti per ottenere il risarcimento dei danni imputando di non averle impartito insegnamenti indispensabili per affrontare la difficoltà della pista e non aver predisposto le cautele necessarie ad evitare impatti e cadute rovinose.
Ad assistere la Faloria Spa c'era l'assicurazione. Nel 2012 il tribunale di Belluno ha respinto la richiesta di condanna sottolineando che non c'erano prove dell'inadempimento del maestro di sci e della sua scuola. Una sentenza ribadita anche in appello, a Venezia, nel 2018. Ora la Cassazione ha rigettato il ricorso condannando la donna a pagare le spese ai ricorrenti, liquidando i compensi in 3mila euro.