VERONA - Solo uno dei cinque poliziotti arrestati a Verona per presunte torture ha parlato stamani, nel corso degli interrogatori di garanzia davanti al Gip Livia Magri. Si tratta di Roberto Da Rold, il quale ha sostenuto di aver reagito a una provocazione della persona fermata, in particolare «ad uno sputo».
Un'interrogatorio di un'ora e mezza, nel quale - spiega l'avvocato Massimo Dal Ben - l'agente ha fatto «parziali ammissioni, ha contestualizzato le situazioni per le quali è indagato, ridimensionando le accuse di tortura».
Gli altri agenti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per Federico Tomaselli, difeso dagli avvocati Stefano Casali e Michele Masso, è stata preannunciata una memoria difensiva. Oltre ai cinque di stamani, il Gip sentirà di seguito anche gli altri 17 agenti indagati, per i quali i magistrati avevano chiesto l'emissione di provvedimenti disciplinari.
Il Gip di Verona fisserà un incidente probatorio per verbalizzare e fissare le dichiarazioni delle presunte vittime dei pestaggi in questura, che avevano portato a cinque arresti e 17 denunce nei confronti di altrettanti agenti del reparto Volanti. Una richiesta in questo senso è stata avanzata dai sostituti procuratori, Carlo Boranga e Chiara Bisso. L'udienza avverrà con ogni probabilità al termine degli interrogatori di garanzia.
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