Ex "sindaco" di Zelarino ricordato... ma con il nome sbagliato: manca una L

Martedì 15 Febbraio 2022 di Melody Fusaro
Ex sindaco di Zelarino ricordato... ma con il nome sbagliato
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ZELARINO - Se si scrive via Ottaviano Ried in Google si scopre che ormai sono tante le attività di ristorazione e commerciali registrate in quella strada dal nome sbagliato, che esiste solo nel Comune di Venezia. Si tratta di una laterale di via Gatta, a Zelarino.

Comparso il cartello stradale, però, Valerio Rossato, un residente della zona sempre attento alla storia della città, ha notato quello che definisce «un piccolo, ma non insignificante, errore»: «La dicitura esatta è Ottaviano Riedl. Si dovrebbe quindi aggiungere una L finale al cognome - spiega - Questa precisazione potrebbe sembrare una pignoleria, ma non lo è, vista la caratura della persona in questione».

E ne ripercorre la vita e le vicende che lo hanno portato a meritare l'intitolazione di una via nella municipalità di Chirignago e Zelarino: Ottaviano Riedl (1843-1922), figlio di Odoardo e di Paolina Ambrogioni, era un possidente veneziano con interessi fondiari nel nostro territorio. I suoi genitori erano proprietari del palazzo Morolin a Zelarino (ora proprietà Tagliacozzo): nel luglio 1869 il cavalier Ottaviano Riedl entrò per la prima volta in Consiglio comunale a Zelarino. Da allora e fin quasi alla morte partecipò alla vita politica e amministrativa del Comune di Zelarino, ricoprendo vari incarichi. Fu soprintendente scolastico comunale, presidente della Congregazione di carità, più volte assessore e, infine, poco più che trentenne, sindaco di Zelarino per il triennio 1876-1878, succedendo al conte Bartolomeo I Girolamo Gradenigo. Dopo aver sposato la nobildonna veneziana Teresa Pizzamano (1848 1921), figlia di Girolamo Antonio, il cavalier Ottaviano andò ad abitare in un palazzo di Trivignano e lì concluse la sua vita terrena. «Ma la sua sorte sembra assomigliare a quella di don Giulio Cesare Parolari (1808-1868), parroco di Zelarino dal 1855 fino alla morte - aggiunge - Dieci anni fa, nel 2012, si dovette intervenire sul cartello stradale che indicava la via dedicata all'illustre parroco. Sul versante di via Gatta il cartello recava la scritta G.O. Parolari, mentre sul versante di via Castellana compariva la dicitura esatta G.C. Parolari. Morale della favola? Abbiamo dato a Cesare quello che era di Cesare; è giunta l'ora di dare a Ottaviano quello che è di Ottaviano. L'assessore Paola Mar si è fatta carico della segnalazione e presto l'errore sarà corretto: «Ringraziamo il cittadino che si è accorto dell'errore di stampa. Abbiamo già dato incarico alla toponomastica di verificare e intervenire. Lo facciamo correggere, non serve nemmeno rifare il cartello, basterà aggiungere la lettera».

Ultimo aggiornamento: 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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