Sparatoria a Bibione: chiesta la perizia psichiatrica sulla salute mentale di Haxhiu

Sabato 9 Luglio 2022 di Nicola Munaro
Uno dei luoghi della sparatoria di Artur Haxhiu
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SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO - Un esame medico e psichiatrico approfondito per verificare lo stato di salute fisica e mentale di Artur Haxhiu. È quanto la procura di Pordenone chiederà al giudice per le indagini preliminari con l’obiettivo di fare chiarezza sulle condizioni del cinquantacinquenne albanese, in carcere a Gorizia con l’accusa di triplice tentato omicidio per aver sparato a tre suoi colleghi all’alba del 27 giugno. 


NON STA BENE
Tutto nasce dall’udienza di convalida del fermo di Haxhiu: l’albanese si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha rilasciato spontanee dichiarazioni (come sembrava dovesse fare in un primo momento) limitandosi a dire di stare male in modo grave.

Ed è questo il punto che il procuratore capo Raffaele Tito e la sostituto Maria Grazia Zaina vogliono approfondire in vista del proseguo delle indagini e - in futuro - di un processo.


ANALISI BALISTICHE
In attesa di formulare la richiesta al gip e ricevere il via libera, la procura ha mandato ai carabinieri del Ris di Parma il revolver calibro 22 con cui Haxhiu ha messo in scena la sua missione punitiva quel lunedì di fine giugno. L’arma - risultata rubata anni prima - sarà passata al setaccio per verificare le traiettorie di sparo, il numero preciso dei colpi esplosi e i rilievi delle impronte del cinquantacinquenne.


LE ACCUSE
Secondo l’architettura del pm Maria Grazia Zaina, Artur Haxhiu è responsabile di tentato omicidio plurimo, cioè i colpi di revolver calibro 22 sparati in volto a un collega albanese trentacinquenne (ora in coma all’ospedale di Jesolo e in pericolo di vita), a un collega italiano di 60 anni e a un cinquantenne albanese con cui aveva avuto uno screzio diventato processo e finito in una condanna a 2 mesi per Haxhiu. L’accusa di triplice tentato omicidio è aggravata dal porto abusivo di armi, dai futili motivi (le tensioni erano cominciate durante un viaggio di lavoro a Trieste quando Haxhiu aveva detto di essere stato danneggiato dai colleghi) e dalla premeditazione: più volte, dopo la condanna a due mesi dello scorso 16 maggio, Haxhiu era stato sentito dire che avrebbe ucciso il lavoratore che lo aveva denunciato. 
Resta da capire se fosse solo lui l’obiettivo della spedizione punitiva. Per la procura il cinquantacinquenne albanese avrebbe comunque sparato per uccidere in una spedizione punitiva pensata e organizzata, almeno nei confronti di una delle vittime. Una tesi sposata anche dal giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il fermo dei carabinieri di Portogruaro e disposto il carcere. 
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Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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