Sparatoria a Bibione, caccia all'uomo: autista Atvo lo incrocia, ma in un attimo sfugge ai carabinieri

Martedì 28 Giugno 2022 di Marco Corazza
Artur Haxhiu

BIBIONE - Sembrava fatta ma la caccia a Artur Haxhiu continua imperterrita. Ieri sera l'uomo che ha sparato, ferendo tre persone, è riuscito a sfuggire per un soffio ai carabinieri di Bibione che lo stavano per catturare. A metterli sulla pista giusta è stato un autista dell'Atvo, l'azienda dei trasporti del Veneto orientale, che era in servizio sulla linea 7, tra Latisana e Bibione. «Ero partito alle 18.30 da Latisana - racconta l'autista - dopo una decina di minuti ero a San Filippo e ho svoltato su via Conciliazione, verso Cesarolo. Qui ho notato un uomo, con la tipica divisa verde dell'agenzia Europa che camminava in modo frettoloso e senza una meta precisa, guardandosi attorno, verso San Michele. Ero in contatto proprio con la pattuglia dei carabinieri - ricorda ancora l'autista - A quel punto, non avendo nessuno a bordo, ho girato il bus e ho seguito il fuggitivo mentre in diretta raccontavo ogni spostamento agli investigatori».
L'immediata segnalazione del conducente dell'Atvo ha permesso il pronto intervento dei Carabinieri di Bibione. «L'uomo nel frattempo è riuscito a raggiungere il piccolo capitello della Madonna che è in prossimità di una curva alle porte di San Filippo - spiega ancora il dipendente Atvo - mentre io in lontananza lo seguivo. All'improvviso ha fermato un'auto e di lì a poco si è creata una coda. È stato in questo frangente che l'ho perso di vista, mentre in pochi secondi mi hanno raggiunto i carabinieri. Non so se sia salito in una delle auto fermate o sia scappato». Gli investigatori sapevano che Artur Haxhiu era in zona. Nella mattinata avevano trovato un furgone a Marinella.
IN CITTÀ
«Conosciamo benissimo i due colleghi di Artur - raccontano alcuni bibionesi - Sono persone buone, che se possono fare un piacere si fanno in quattro». Il 60enne di Latisana ieri avrebbe dovuto portare il giornale al Terminal di via Maya, il bar dell'autostazione. «Ogni mattina passa di qui e ci porta il giornale - spiegano le titolari - è una persona buona ed educata. Dopo poco lo raggiunge anche il collega che vive a Cesarolo, pure lui una buonissima persona. Ieri però non abbiamo visto nessuno dei due e ci siamo insospettiti per quella inusuale assenza. Il 35enne infatti era stato trasferito d'urgenza in ospedale a Mestre per le ferite da arma da fuoco al volto. E' stato operato d'urgenza e quindi trasferito in Rianimazione naturalmente con prognosi riservata. A Udine, dopo un primo passaggio al Pronto soccorso di Portogruaro, è stato trasferito invece il latisanese. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe, fortunatamente, in percolo di vita. Meno gravi le conseguenze per l'altro albanese è stato portato in ospedale a San Donà.
 

Ultimo aggiornamento: 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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