CHIOGGIA - SOTTOMARINA - L'epilogo è stato lo scontro con un mezzo del soccorso stradale ma, dal momento che il protagonista di questa storia guidava ubriaco, con ogni probabilità, la macchina sarebbe finita, comunque, sul carro attrezzi sia pure, forse, in modo meno traumatico. Il protagonista è un cinquantenne chioggiotto che, sabato sera, ha messo in pericolo la sua e l'altrui vita con un comportamento sconsiderato che, solo per una serie di circostanze fortunate, non ha provocato vittime, ma unicamente danni materiali.
Verso le 18, molti hanno visto una Citroen C3 percorrere viale Mediterraneo a velocità sostenuta e andatura incerta: passava da una corsia all'altra, sbandava, sfiorava pericolosamente le auto parcheggiate lungo la strada.
L'EPILOGO
Questione chiusa? Neanche per sogno: il conducente della C3 è sceso dall'auto e se l'è presa con l'operatore del carro attrezzi accusandolo di trovarsi nel posto sbagliato e offendendolo, quasi ad attribuirgli la colpa dell'incidente. Intanto sono arrivate due pattuglie della Polizia locale che hanno cercato di riportare la calma tra i contendenti, invitando l'automobilista a sottoporsi all'alcool test. A quanto pare non è stato facile convincerlo (forse ha cercato di far passare del tempo per smaltire ciò che aveva bevuto) ma, alla fine, il cinquantenne ha acconsentito, e il risultato non è stato a suo favore: il tasso alcolico era decisamente più alto di 1,5 grammi/litro, valore che comporta non solo una importante sanzione monetaria (da 1500 a 6000 euro) ma anche sanzioni accessorie come il ritiro della patente (da 1 a 2 anni), il sequestro della macchina ai fini di confisca (se di proprietà di chi la guida in stato di ebbrezza, come risulterebbe in questo caso), l'arresto (da sei mesi a un anno), a seguito dell'eventuale condanna penale.