Rapina alla sala slot, preso il complice: è un 29enne romeno

Lunedì 6 Settembre 2021
Rapina alla sala slot, preso il complice: è un 29enne romeno
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SPINEA - Preso il complice della rapina alla sala slot di Spinea, che si era reso irreperibile. Durante la notte del 28 settembre di due anni fa due banditi con il volto travisato da caschi integrali, guanti alle mani per non lasciare impronte, ed uno armato di una pistola semiautomatica, facevamo irruzione all’interno della sala slot “Admiral Club” a Spinea via Roma 170.

Puntando l’arma alla dipendente, si facevano aprire la cassa, prelevando  130 euro, per poi richiudere la donna, all’interno dello sgabuzzino prima di fuggire.

Per i rilievi del caso, intervenivano i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, che subito si attivavano per dare un volto ai due rapinatori. Coordinati dalla Procura di Venezia e grazie anche alle indagini scientifiche svolte dal RIS di Parma, sui pochi elementi raccolti all’interno della sala slot, gli investigatori potevano risalire agli autori, dando loro un volto ed un nome completo.  I due soggetti venivano denunciati in stato di libertà alle competenti autorità, con la richiesta di idonee misure cautelari, che venivano accolte. Pertanto a marzo di quest’anno,  i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Favaro Veneto, traevano in arresto il primo dei due uomini,  R .R.,  romeno di 20 anni in Italia senza fissa dimora e pregiudicato.

L’uomo, che era sottoposto agli arresti domiciliari in Favaro Veneto, per scontare una pena comminata del Tribunale per i minorenni per reati di furto commessi a Roma, era evaso dalla misura cui era sottoposto dal 9 febbraio 2021 e denunciato dai carabinieri   di Favaro Veneto, che avevano quindi ricevuto un provvedimento di restrizione in carcere per lui. Con entrambi i provvedimenti cautelari in mano, i Carabinieri dopo una lunga ed complessa attività di osservazione e controllo del territorio, individuavano il giovane fuggitivo. Durante le rituali operazioni, tra cui quelle di perquisizione dagli ambienti del locale, dove l’uomo si era rifugiato, emergevano altre responsabilità a suo carico. Venivano rinvenuto oltre tre chili di marijuana, una pistola Beretta cal.7.65 con matricola abrasa e 25 munizioni, probabilmente usata per la rapina alla sala slot, un passamontagna, documenti di identità e guida falsi, un bilancino e oltre 650 euro in contanti.

Oltre all’arresto per le “vecchie” pendenze con la giustizia, scattava quindi anche quello in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento, possesso di documenti falsi e ricettazione.

Il secondo responsabile della rapina, individuato come il complice a cui gli uomini dell’Arma avevano dato un nome ed un volto, non veniva però trovato, poiché si era reso anch’esso irreperibile sul territorio italiano. Le ricerche per la sua cattura, sono sempre state attive ed attente da parte degli investigatori ed oggi hanno portato i frutti desiderati. Infatti alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Norm, si sono presentati presso il domicilio, del secondo uomo, M. I. C., 29enne, anch’esso  romeno, pregiudicato, notificandogli l’ordinanza che il giudice aveva spiccato nei suoi confronti nel marzo di quest’anno e traendolo in arresto. 

Si chiude così il cerchio relativo alla “misera” rapina, ma non certo minore spessore sul piano del Codice penale, posta in essere alla sala slot di Spinea aggravata dal sequestro di persona.

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