Premio Campiello, è Andrea Tomat a guidare il comitato

Mercoledì 14 Dicembre 2016
Andrea Tomat con i giurati dell'edizione 2012
Alla fine, dunque, per il Campiello è arrivata l'annunciata soluzione Tomat: ieri sera l'ex presidente degli industriali veneti, titolare di Lotto e Stonefly è stato nominato dal Comitato dei Fondatori, che riunisce i sei presidenti delle Associazioni territoriali, Presidente del Comitato di Gestione del Premio, ricevendo «pieno mandato conformemente alle linee guida da lui indicate». Come al solito estremamente laconiche le informazioni diffuse dalla Confundustria veneta e dai diretti interessati: un comunicato ha reso noto che la riunione è stata presieduta da Franco Zanardi, componente anziano, e ha nominato Vice Presidente Vicario Matteo Zoppas (candidato in pectore per la successione al presidente regionale uscente Roberto Zuccato) «che ha accettato ringraziando per la fiducia». Quindi il Comitato dei Fondatori, «dopo un approfondito confronto di posizioni, ha collegialmente provveduto a nominare Andrea Tomat». Anche il neo presidente naturalmente ha ringraziato, dichiarando che «si metterà immediatamente al lavoro per delineare le attività più opportune alla realizzazione dell'edizione 2017 in un rinnovato clima di collaborazione».
L'esegesi della nota suggerisce che non c'è stato alcun accordo con Valentino Vascellari, che ricopriva quell'incarico e che fino a ieri sera non aveva presentato le dimissioni. Non è chiaro dunque, almeno a questo punto, se la decisione dei Fondatori è sufficiente ad esautorare Vascellari, ovvero se il Comitato si trova ora con due presidenti. Tra le righe si evince anche che la discussione dev'essere stata vivace soprattutto nei confronti dell'assindustria bellunese, a cui fa capo il presidente commissariato.
Ma c'è dell'altro: sempre ieri Confindustria ha reso noto che «il Comitato Esecutivo ha scelto i tre membri della commissione di designazione che raccoglierà gli orientamenti dei presidenti delle territoriali venete per individuare il successore di Roberto Zuccato alla guida degli industriali veneti.
I tre saggi, scelti per estrazione su una rosa di sei candidati, sono Attilio Biancardi (Treviso), Stefano Dolcetta (Vicenza) e Marco Riva (Venezia)». Si è scongiurata dunque l'eventualità che a scegliere il futuro presidente sia, tra gli altri, lo stesso Vascellari, che era nel sestetto dei papabili, ma non si tratterebbe di un esito naturale. Il suo nome, infatti, sarebbe stato espunto da Confindustria (e sostituito con Roberto Chemello), così come sarebbe avvenuto per il veronese Bruno Giordano, a sua volta componente del Comitato di Gestione, ma in rotta con Vascellari e perciò dimissionario (al suo posto è stato indicato Franco Miller). Una decisione salomonica, intesa a smussare gli angoli, che si vedrà nei prossimi giorni se avrà gli esiti sperati.
S.F.
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