Centro commerciale al piano di sopra, giacigli e sporcizia nei sotterranei. Negozianti furiosi: «Non sappiamo come difenderci dagli sbandati»

Domenica 8 Gennaio 2023 di Fulvio Fenzo
Centro commerciale al piano di sopra, giacigli e sporcizia nei sotterranei. Negozianti furiosi: «Non sappiamo come difenderci dagli sbandati»

MESTRE - «Non sappiamo più come difenderci.

Entrano dappertutto. Tutte le sere e tutte le notti. E non possiamo chiudere gli accessi, perché ci sono le norme antincendio da rispettare. Qualcuno ci dica cosa possiamo fare per fermare sbandati e senza dimora che dormono dentro e attorno al nostro centro, e che continuano a fare danni gli impianti».

Il centro stavolta non è in centro città, ma è lo Zenit, il complesso composto da negozi e studi professionali e medici a lato del centro commerciale Porte di Mestre, affacciato su via Peppino Impastato e che conduce verso la stazione ferroviaria dell'ospedale. Il grido di disperazione - perchè la situazione va avanti da anni e negli ultimi tempi è perfino degenerata - arriva dall'amministratrice del condominio delle attività che operano al Centro Zenit, una stecca che, per come è stata progettata, sembra fatta apposta per favorire accessi incontrollati da tutte le parti, con scale, scalette, rampe e vani di cui si sono come impadroniti i senza dimora che circolano nella zona.

GARAGE SEMIVUOTO

Le attività sono tante, ma nel lungo garage interrato ci sarà sì e no una ventina di auto. «Lì dentro? Non ci mettiamo piede - dicono alcune commesse dei negozi al piano terra - Meglio lasciare l'auto nel parcheggio dell'ex Auchan perché lì sotto non sai chi potresti incontrare, soprattutto all'orario di chiusura. Solo una volta, durante l'ultima grandinata, abbiamo portato le auto sotto per proteggere le carrozzerie, ma quando siamo andate a prenderle siamo state accompagnate dai nostri titolari o dai nostri colleghi. Non è proprio il caso di rischiare». Il vano delle scale interne - dove l'aria è diventata irrespirabile - è infatti perennemente occupato da un paio di sbandati che hanno perfino scritto sulle porte, in un italiano improbabile Qui è chiuso, non si può entrare. Almeno uno è avvisato, verrebbe da dire, se non fosse che quotidianamente devono passare le imprese a ripulire un immenso garage nel quale, proprio perché resta vuoto e sempre aperto, ogni tanto arrivano anche gruppi di giovani che si sfidano in moto o in auto. «Li sentiamo sgommare - confermano dai negozi - ma tanto, appunto, noi ormai non parcheggiamo più nel garage».

RIFUGI SOTTO LE RAMPE

Altri bivacchi sono ormai stabili sotto alle rampe che conducono al piazzale del parcheggio al primo piano, mentre gli accessi all'interrato sui due lati estremi del complesso sono stati trasformati in orinatoi. «E poi ci sono anche i danni che siamo costretti a subire costantemente - riprendono dall'amministrazione del Centro Zenit -. L'ultimo questa mattina, al sistema di illuminazione del garage, ma in questi anni ci hanno devastato praticamente tutti gli impianti, gli inverter, alcune tubature... È una situazione insostenibile». «La polizia e i carabinieri conoscono la situazione e li vediamo passare - confermano ancora le commesse dei negozi dello Zenit -, ma quelli che sono qui dentro riescono a nascondersi oppure si allontanano per un po', per poi ritornare. E si ricomincia daccapo».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 15:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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