Tragedia in Cadore. L'esperto: «Il rumore è forte ma c'è un effetto rimbombo. L'auto andava a 70-80 km/h»

Domenica 9 Luglio 2023 di Angela Pederiva
Tragedia in Cadore. sL'esperto: «Il rumore è forte ma c'è un effetto rimbombo. L'auto andava a 70-80 km/h»

Davide Pavon, ingegnere meccanico di Mestre, è docente al master di Ingegneria forense organizzato dall'Ordine di Venezia. Iscritto all'albo dei consulenti tecnici del Tribunale lagunare, il professionista si occupa di ricostruire gli incidenti stradali, anche per conto delle compagnie di assicurazione. Interpellato dal Gazzettino sulla tragedia di Santo Stefano di Cadore, per un'analisi dei dati acquisiti dai carabinieri di cui sono in possesso anche gli organi di informazione, l'esperto arriva a una conclusione che sostanzialmente coincide con i primi riscontri degli investigatori: «Penso di poter dire che al momento dell'incidente l'auto investitrice viaggiasse a una velocità di 70-80 chilometri orari».


I CALCOLI
Per la sua valutazione, che ovviamente non è una perizia, Pavon si è basato innanzi tutto sulle foto del veicolo pubblicate dalla stampa e sui rilievi che hanno indicato le distanze dal punto dell'impatto: 30 metri rispetto ai corpi delle vittime e 35 metri per quanto riguarda l'auto ferma.

Inoltre ha visionato, e soprattutto ascoltato, il filmato registrato dalla telecamera, in cui si può ascoltare il frastuono provocato dal transito dell'Audi, per una durata di circa 4 secondi dal momento in cui si vede la macchina sfrecciare davanti al magazzino e l'istante in cui si sente il tremendo botto dello schianto. «Indubbiamente si percepisce un rumore più forte di quello provocato dalla vettura precedente riconosce l'ingegnere ma l'effetto sonoro è comunque amplificato dal fatto che l'apparecchio è collocato all'interno di un vano spoglio, per cui c'è un rimbombo. Dalla durata del passaggio, ritengo che la vettura abbia percorso circa cento metri, prima di travolgere l'arredo urbano e i pedoni. Presumendo dalle immagini circolate che le persone non siano passate sopra il tetto, e facendo due calcoli sulla decelerazione comportata da una frenata in emergenza, credo sia ipotizzabile una velocità fra 70 e 80 chilometri all'ora».


L'ACI
Sulla strage interviene anche Giorgio Capuis, presidente di Aci Veneto: «Questo è il momento del dolore e della solidarietà verso chi in un istante si è visto privato degli affetti più cari. Siamo tutti profondamente colpiti dalla tragicità dell'evento. So che le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono numerose, e alcune anche di assoluta gravità, per cui la prudenza è d'obbligo. Come Aci ribadiamo l'importanza di investire in campagne di sicurezza che richiamino alla responsabilità di chi si mette alla guida di un automezzo. L'auto, strumento che permette a tutti la mobilità e la libertà, non può essere uno strumento di morte».

Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci