Nonni trevigiani record: 200 anni in due e uno spritz

Sabato 7 Maggio 2022 di Maria Elena Pattaro
Franco e Francesca: 104 anni lui, 96 lei.
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TREVISO - Duecento anni in due: Franco e Francesca contano i giorni che li separano da un traguardo incredibile.

A maggior ragione se raggiunto insieme: 104 anni lui, quasi 96 lei. Sposati da 67. Insomma una coppia da record. Lucidi, arzilli e ironici, riescono ancora ad arrangiarsi in tutto: vanno a fare la spesa, puliscono casa, cucinano. E si gustano le piccole gioie della quotidianità: uno degli appuntamenti immancabili è lo spritz fai da te o gustato in Piazza dei Signori, il “salotto” d Treviso. Per tenere attiva la mente giocano a scacchi al computer e a burraco. All’anagrafe sono Luigi Zanon, nato il 3 aprile 1918 a Portogruaro «mentre infuriava la battaglia sul Piave» e Maria Carmen Trevisiol, nata il 26 maggio 1926 a Farra d’Isonzo. Per gli amici, da sempre, Franco e Francesca. 

UNA VITA AVVENTUROSA
«Il 26 maggio insieme avremo duecento anni» - dice lui mentre spalanca il sorriso e la porta di casa, un elegante appartamento al quinto piano di piazza Giustinian, in centro città. Si aggrappa al deambulatore ma anche se la schiena è curva sotto il peso degli anni, nei movimenti si legge il portamento da sottufficiale della Marina e l’eleganza del maestro di ballo. Due ruoli che Zanon ha interpretato con passione. «Ho combattuto quattro guerre - racconta con un guizzo negli occhi, la voce ancora stentorea, il volto incorniciato da una chioma candida -. Sono stato persino naufrago al largo di Malta, durante la seconda guerra mondiale quando la nave su cui ero imbarcato è stata silurata dai nemici». La svolta arriva dopo il conflitto: il sottufficiale cambia vita, diventando maestro di ballo. «Ho preso il diploma all’Accademia di Milano e poi ho girato vari alberghi come direttore artistico». E’ in uno di questi che conosce Francesca: a Caorle, nel periodo in cui lei insegna alle elementari. Anche la sua è stata una vita movimentata, «mossa» dice lei: «Son nata siora, dopo son deventà poveretta perché gli affari di famiglia hanno avuto alti e bassi ma sono riuscita comunque a studiare alle magistrali. Mi ero iscritta all’Università: lingue a Venezia poi purtroppo ho interrotto gli studi». - racconta Francesca, curata ed elegante con la sua chioma bionda, un filo di matita attorno agli occhi e la schiettezza furlana di cui va così fiera. Tra loro scatta subito la scintilla e i frutti di quell’amore sono Francesco e Roberto, uno cardiologo, l’altro dentista, che hanno dato ai genitori la gioia d diventare nonni di tre nipoti. Dopo le nozze la coppia ha vissuto dieci anni a Mestre per poi approdare a Treviso. Franco trascorreva lunghi periodi lontano da casa per lavoro. «A un certo punto ghe go dito: o te vien casa o anca mi torno a Gorizia» - ridacchia la moglie. L’ultimatum funziona e la coppia si lancia in una nuova avventura: aprire un negozio di dolciumi, bomboniere e articoli da regalo in vicolo Rialto. La Bon bon boutique, una delle botteghe che ha segnato la storia del commercio cittadino. 

IL GIRO DEL MONDO
Quando arriva il momento della pensione, i coniugi Zanon decidono di uscire di scena in grande stile, regalandosi un giro del mondo. «Tre mesi di viaggio: 36 aerei e 12 navi» - elenca Franco, come se sgranasse un pallottoliere immaginario. «Il signor Fogg, protagonista del romanzo di Verne, lo ha fatto in 80 giorni. Io a 80 anni» - aggiunge sorridendo mentre lo sguardo si posa sui souvenir in bella mostra sulle pareti e le mensole di casa. «La cosa che ci manca di più adesso è la compagnia - qui la voce di Francesca si fa malinconica - soprattutto dopo il Covid. Giocare a burraco in due non è la stessa cosa». Franco si cimenta anche negli scacchi: «Ho fatto 10mila partite contro il computer e vinco quasi sempre. Mi batte solo quando sono distratto». Il segreto della longevità? «Voler vivere e migliorare sempre» - confida Franco, che dalla sua ha una memoria ferrea. «E un po’ di fortuna» - gli fa eco Francesca. Sull’augurio per gli anni a venire, invece, la risposta è univoca: «Stare bene e non essere di peso ai figli. E quando sarà ora, tornare dal Padre Eterno senza soffrire». 
 

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 11:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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