L'esilarante lezione di Carlo & Giorgio, il duo comico da migliaia di click con l'accostamento tra veneziano e inglese

Lunedì 1 Aprile 2024 di Riccardo Petito
L'esilarante lezione di Carlo & Giorgio, il duo comico da migliaia di click con l'accostamento tra veneziano e inglese

VENEZIA - Carlo: «Ti ga i gransi in scarsea?» Giorgio: «Io? Crabs in my pocket?» Carlo: «Nel senso che ti ga i brassi curti!» Giorgio: «No, my arms is very long!».
Vantano ad ogni uscita migliaia di visualizzazioni social e video le "Lezioni di Veneziano" di Carlo & Giorgio, duo teatrale che non ha bisogno di presentazione, erede (nonché punta di diamante) della comicità dialettale lagunare.

Dopo le simpaticissime "lamentele" apparse in "La Venezia che vorrei", ora tocca alle "lessons" vere e proprie di "Lezioni di Veneziano", ad ottenere grande successo: in attesa di rivedere il duo impegnato a teatro, magari proprio a Venezia.

SETTIMANA

A cadenza settimanale le nuove puntate, apprezzate non solo dai "nativi", ma anche dagli stranieri stessi che trovano spunti e immersione nella venezianità. «So ciapà co le bombe», ossia «so a cartoni», è simpaticamente frainteso con «cartoons», e l'essere andato al cinema: «Sì a veder Pocahontas!» Idea, quella di immergersi nel veneziano e nella "tradizione" da promulgare e valorizzare, tutta odierna: «In quest'epoca di social e di giovani influencer - esordiscono Carlo & Giorgio - che riscoprono improvvisamente il veneto e le tradizioni, il parlare in dialetto, abbiamo riflettuto e ci siamo detti: "Ma ve spettavimo voialtri xe trent'anni che femo ste robe!"» Non un frainteso o polemico scatto d'orgoglio di primogenitura, ovviamente, ma una piacevole voglia di raccontarsi.
«Ci fa davvero piacere questo rinato interesse - proseguono - e ai giovani diamo più che volentieri il benvenuto, volevamo però trasmettere qualcosa di nostro che abbiamo sempre fatto, divertendoci, con la soddisfazione che se un tempo dialetto e tradizioni erano demonizzati, si verifica oggi un ritrovato senso di appartenenza». Nel caso di Venezia, qualsiasi riflessione non può prescindere dal mutato contesto sociale: «L'equilibrio fra stranieri e residenti - aggiungono infatti Carlo & Giorgio - non può essere trascurato, il confronto odierno deve tener conto degli incontri che ciascuno di noi quotidianamente affronta in città».
Che sia uno straniero che si incrocia sulle proprie scale, ospite di una locazione turistica nel proprio condominio, o trasferitosi qui da un altro Paese: «Anche a loro sono dedicati i nostri video, cercando in modo accattivante magari di insegnare come si vive a Venezia, con l'uso di frasi divertenti, nella loro traduzione letterale; in fondo può essere considerata una forma di accoglienza anche questa» Ovviamente, con l'ironia che contraddistingue da sempre il duo Carlo & Giorgio, capace di cogliere contraddizioni ed "eterne lamentele" proprie del DNA dei veneziani: «Prendiamo i turisti, o sono troppi o, come nel caso di due anni fa, troppo pochi! Non va mai bene! Come l'acqua alta: o è troppo alta, o è troppo bassa». Per Carlo & Giorgio un nuovo successo, che per due comici non di primo pelo e di primaria vocazione teatrale, si sono ritrovati catapultati - volenti o nolenti - nell'universo dei social network: «I social ci hanno sorpreso, non siamo nati con loro - concludono - quindi giocoforza abbiamo dovuto, e non solo durante il lockdown che ha impresso una forte spinta a questi mezzi, conviverci; e finora, le idee da noi proposte sembra piacciano molto, ampiamente condivise».

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