VENEZIA - Alta velocità o passaggio troppo radente all'incrociarsi dei due natanti? Fatto sta che ieri pomeriggio al bacàn si è rischiata la collisione.
Bilancio: tanto spavento e un ferito. L'allarme rosso scatta alle 17.20 quando alla centrale operativa dei vigili del fuoco arriva una telefonata con causale incidente nautico, persona che sanguina dal capo e barca semiaffondata.
Lo specchio di laguna indicato è il canale di Sant'Erasmo all'imboccatura di porto, nei pressi appunto del bacàn una delle spiagge preferite dai veneziani doc raggiungibile solo con imbarcazioni private e molto gettonata nei weekend e ancor di più in questo pasquale. Immediato l'invio di una motobarca dei pompieri e l'allerta del 118 attivatosi con una idroambulanza.
Sul posto arriva anche un motoscafo della polizia locale, della squadra preposta al traffico acque. Per fortuna lo scenario che si trovano a fronteggiare gli operatori è meno grave di quanto si temesse, tanto più si è alzato un forte vento e ha iniziato a piovere. Da una parte una pilotina e cioè un piccolo cabinato e dall'altra un barchino: ad avere la peggio è stato quest'ultimo o meglio il conducente, che con ogni probabilità a causa dell'onda anomala provocata dal passaggio forse radente e veloce dell'altra imbarcazione, avrebbe perso l'equilibrio cadendo all'indietro e sbattendo la testa riportando un profondo taglio alla nuca.
SOCCORSI
Il personale del Suem si prende cura del pilota che viene assistito e una volta trasbordato nell'idroambulanza viene trasportato al pronto soccorso del San Giovanni e Paolo. I pompieri invece si danno da fare per svuotare l'acqua dal barchino ancora in galleggio: non ci sono falle, prova che l'acqua è arrivata da sopra e cioè a consgeuenza del repentino spostamento della superficie della laguna che ha creato il violento cavallone che ha di fatto travolto il piccolo natante. L'intervento di messa in sicurezza è terminato nel giro di un'ora. I vigili urbani hanno identificato i coinvolti e ricostruito la dinamica allo scopo di accertare eventuali responsabilità, a cominciare dal rispetto o meno dei limiti di velocità e della prudenza che in mare, come del resto in terra ferma quando si è alla guida di un mezzo, non è mai troppa.
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