​La polizia stradale "adotta" Enea,
bimbo che voleva nascere in A23

Giovedì 21 Luglio 2016 di Paola Treppo
La polizia stradale "adotta" Enea, bimbo che voleva nascere in A23
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AMARO (Udine) - La mamma ha le doglie e chiama il marito: «Presto presto, è arrivato il momento». Sono le 7 di mattina e i due partono di corsa da casa alla volta dell’ospedale di Tolmezzo. Dal paese dove vivono, Pontebba, si fiondano in autostrada, sulla A23, per star meno. Ma il piccolo ha fretta di venire al mondo e lei non ce la fa più. Il papà arriva tutto trafelato al casello di Amaro e vede una pattuglia della polizia stradale di Amaro, comandata dall’ispettore capo Sandro Bortolotti. Chiede aiuto per sua moglie: il piccolo sta per nascere. Via quindi tutti insieme, con la scorta degli agenti, verso il nosocomio tolmezzino dove il piccolo viene alla luce in sala parto solo per pochi minuti. Lui, Enea, e la mamma, stanno bene. E i poliziotti si sentono tutti un po' papà.

Finalmente non un incidente, ma un gioioso fiocco celeste alla Sottosezione di Amaro, dove non è potuto mancare un brindisi, ma rigorosamente con calici d’acqua. E poi si torna al lavoro. Sempre impegnati, per controllare la A23 che ha un traffico intenso, per la discesa dall’Austria dei turisti stranieri diretti al mare. Al lavoro sì, anche oggi, giovedì 21 luglio, ma con un sorriso sulle labbra

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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