Lavori sul ponte del Tagliamento, il mistero dei 38 milioni di euro

Martedì 15 Agosto 2023 di Lorenzo Padovan
Lavori sul ponte del Tagliamento, il mistero dei 38 milioni di euro

SPILIMBERGO (PORDENONE) - Era il 12 giugno 1919 quando il progetto "per un ponte innovativo, moderno e sicuro" fu consegnato al "Magistrato alle Acque" che ne diede accettazione il 21 luglio.

Nel 1922 iniziò la costruzione dell'opera che avrebbe rivoluzionato la vita dei centri abitati della destra e della sinistra Tagliamento, in particolare del Comune di Spilimbergo e del frontaliero Comune di Dignano che su quel fiume si affacciano direttamente. Il nuovo ponte, lungo un chilometro e un metro, fu poi inaugurato il 19 agosto 1923. Un'opera grandiosa e innovativa per l'epoca che da quel momento avrebbe reso possibile uno scambio facile e veloce di persone e merci, fra le due sponde del grande fiume. Proprio in occasione dei 100 anni dello storico ponte, l'amministrazione comunale di Spilimbergo, in condivisione con quella di Dignano, e con il sostegno della Comunità Collinare del Friuli e della Comunità di Montagna delle Prealpi Friulane Orientali, ha predisposto una serie di eventi per ricordare il momento preciso in cui la struttura venne aperta al pubblico. La sera di venerdì, a Dignano, avrà luogo il racconto teatrale con Dino Persello. Sabato, alle 12, nello "Spazio Linzi" la presentazione anastatica della ristampa "Ponte di Dignano 1923", seguita alle 17, in piazza Duomo, da una passeggiata alla scoperta della sua storia, della sua architettura e di aneddoti curiosi. La sera, al Palazzo La Loggia, il video "1000 metri, un ponte che unisce", frutto del lavoro di Denis Scarpante in collaborazione con l'amministrazione comunale e con la Pro Loco di Spilimbergo. La prima parte di celebrazioni si concluderà domenica con il "Concerto al tramonto sul fiume Tagliamento".


L'occasione sarà sicuramente propizia anche per aggiornare la popolazione sui tempi di manutenzione della grande infrastruttura che, dopo 100 anni, è rimasta praticamente la stessa, anche se nel frattempo il traffico si è centuplicato e il volume dei mezzi è totalmente cambiato: allora passavano dei carretti oggi dei Tir che si occupano di trasporti internazionali. Esattamente un anno fa, la Regione ha infatti approvato un programma di 39 interventi per la messa in sicurezza di ponti e viadotti del territorio, che saranno finanziati in parte dal Ministero delle infrastrutture (per quasi 81 milioni di euro) e in parte dalla stessa Regione (per altri 10 milioni). L'intervento più corposo e più oneroso riguarda appunto il ponte di Dignano, che costerà 38 milioni di euro nell'ambito di un quadro economico complessivo che supera i 46 milioni. «In generale ponti e viadotti nella nostra regione non destano preoccupazione dal punto di vista della sicurezza, ma alcune opere sono necessarie spiegò Pietro Filipuzzi, ingegnere responsabile dell'unità operativa per la manutenzione straordinaria dei ponti e viadotti di Fvg Strade -. Il ponte di Dignano fa parte della Strada regionale 464, un'arteria importante per i traffico in Friuli. Ecco perchè l'azione prevista comprende l'allargamento della piattaforma stradale, con l'aggiunta della corsie di emergenza per entrambi i sensi di marcia e di due tratti di pista ciclabile. Come è ovvio l'allargamento presuppone nuovi carichi sulla struttura e conseguenti interventi di consolidamentodei pilastri di fondazione e di protezione dall'azione dell'acqua del Tagliamento. Inoltre si adegueranno anche i paracarri».


In termini di realizzazione il progetto avrà tempi lunghi. "Abbiamo 8 anni di tempo per utilizzare i fondi stanziati proseguì Filippuzzi -. Il progetto va definito anche insieme alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, dal momento che il ponte di Dignano, costruito nel 1923, è un'opera tutelata. Poi si procederà alla gara d'appalto e successivamente si aprirà il cantiere".

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