Foibe, atto vandalico: abbattuto il palo con l'insegna "Norma Cossetto" nel piazzale da intitolare alla giovane istriana

Mercoledì 9 Febbraio 2022
Il palo abbattuto a Udine
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UDINE - E' stato abbattuto da ignoti il palo con l'insegna 'Norma Cossetto' - studentessa istriana uccisa e infoibata nell'autunno del 1943 a 23 anni - collocato in una rotonda del quartiere udinese di Sant'Osvaldo, nel piazzale che, in occasione del Giorno del Ricordo, sarà intitolato proprio alla giovane. Lo ha reso noto il Comune. «Non c'è stato nemmeno il tempo per celebrare la cerimonia di intitolazione della rotonda di Sant'Osvaldo alla memoria di Norma Cossetto, che si terrà venerdì - ha dichiarato il sindaco Pietro Fontanini - che già la violenza di una certa parte politica, che magari osa anche definirsi democratica, si è manifestata con l'abbattimento del palo recante il nome della giovane italiana violentata, torturata e uccisa dai comunisti jugoslavi».

Secondo il primo cittadino, «questi sono i frutti di quel negazionismo che ancora, grazie a sedicenti storici, ammorba l'analisi delle vicende del confine orientale durante la seconda guerra mondiale e impedisce alla drammatica pagina dell'esodo di diventare finalmente patrimonio di tutti gli italiani».

Fontanini ha detto infine di augurarsi che «i responsabili di questo ignobile gesto vengano individuati e puniti come meritano» e di attendersi, allo stesso tempo, «una condanna unanime da parte della politica cittadina e regionale».

«Un gesto riprovevole che risulta, se possibile, ancora più vergognoso perché compiuto alla vigilia del Giorno del Ricordo e dell'inaugurazione della rotonda a Norma Cossetto, che della tragedia delle foibe è divenuta uno dei simboli più noti». Questo il commento dell'assessore regionale alle Autonomie locali e corregionali all'estero Pierpaolo Roberti in merito abbattimento del palo con l'insegna 'Norma Cossetto' posto in una rotonda del quartiere udinese di Sant'Osvaldo, nel sito che in occasione del Giorno del Ricordo sarà intitolato proprio alla giovane istriana morta nel 1943.

Roberti ha sottolineato che «questo gesto dimostra come ancora oggi ci sia chi nega o ridimensiona il dramma rappresentato dalle foibe e dall'esodo. Le sofferenze e i drammi legati al confine orientale e all'esodo istriano fiumano e dalmata sono parte della storia del nostro Paese e dell'Europa intera e non possono più essere ignorati come è avvenuto troppo a lungo». «Giustamente oggi le foibe e l'esodo sono temi che vengono affrontati nelle scuole e non sarà certo un gesto vile come quello di oggi a cancellare il percorso di riconoscimento pubblico di quei drammi avviato finalmente dall'Italia», ha concluso l'assessore.

Ultimo aggiornamento: 20:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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