La ruota ha perso aderenza, così Lorenzon è morto in sella al suo maxi scooter

La vittima di Pieve di Soligo aveva 56 anni. Stava facendo una gita con la moglie

Lunedì 29 Maggio 2023
La ruota ha perso aderenza, così Lorenzon è morto in sella al suo maxi scooter

ALPAGO - Doveva essere una gita fuori porta come tante altre, in compagnia della moglie. Ma per Walter Lorenzon, 56enne di Pieve di Soligo, si è trasformata in un tragico appuntamento con il destino. L'uomo, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, mentre era in sella al suo scooter è finito fuori strada lungo l'Alemagna nel territorio del Comune di Alpago, nel bellunese. Lorenzon e la moglie, Claudia Tonello, sono stati entrambi sbalzati sull'asfalto.

Diverse le conseguenze del volo: per il 56enne non c'è stato nulla da fare, la moglie invece ha riportato diverse ferite ma non è in pericolo di vita.


LO SCHIANTO
L'incidente si è verificato ieri pomeriggio, poco dopo le 15. La piccola tabella bianca che si trova al bordo della statale Alemagna, in quel punto, segnava il chilometro 29/100. La strada costeggia la sponda sud del lago di Santa Croce e in quel tratto fa un'ampia curva verso sinistra per chi si dirige verso Belluno. A metà della traiettoria però la ruota anteriore dello scooter all'improvviso ha perso aderenza. Lorenzon ha cercato di mantenere il mezzo in carreggiata, ma ormai era fuori controllo. Non è chiaro se, nel tentativo di evitare la caduta, lo scooter abbia ripreso aderenza o meno. Di certo c'è che, intraversandosi, ha fatto volare i due coniugi, mentre lo Yamaha 700 ha proseguito la sua corsa schiantandosi poi contro le protezioni della strada. L'incidente è avvenuto sotto gli occhi di un testimone: si tratta di un'automobilista che seguiva lo scooter e che, impotente, ha assistito alla scena. Fermata l'auto, il conducente è sceso per prestare soccorso ai due coniugi. Le condizioni dell'uomo sono apparse subito molto gravi: era steso a terra, immobile, in una posizione innaturale. La moglie, invece, non ha mai perso conoscenza: si lamentava per i traumi subiti nella caduta. Nel frattempo altre auto che stavano sopraggiungendo si sono fermate per dare una mano e chiamare il 118.


I SOCCORSI
Sul posto si sono precipitate due ambulanze dal vicino ospedale di Belluno. Nonostante l'arrivo tempestivo, nel giro di una manciata di minuti, i sanitari hanno provato a rianimare Walter Lorenzon ma ogni tentativo è risultato inutile: non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La seconda equipe medica si è invece concentrata su Claudia Tonello: tolto il casco in sicurezza e applicato un collare, la donna è stata assicurata a una barella e trasportata al pronto soccorso. Al suo arrivo, è stata presa in carico dai medici specializzati nelle urgenze: il quadro clinico era stabile e, nonostante i vari traumi, i sanitari hanno escluso il pericolo di vita. La prognosi rimane riservata: con ogni probabilità verrà sciolta già oggi. Nel frattempo i carabinieri della stazione di Alpagno hanno proceduto ai rilievi di rito per chiarire la dinamica del sinistro. Da quanto rilevato non ci sono responsabilità di terzi e lo schianto sarebbe stato provocato dalla perdita di aderenza dello pneumatico anteriore sull'asfalto bagnato dalla pioggia. Una dinamica simile a quella che, circa un'ora prima, aveva causato un'altra fuoriuscita autonoma di una moto poco distante dal luogo della tragedia. Due sinistri che fanno riesplodere le polemiche per quel tratto di strada che invita a correre: curve dolci, carreggiata larga, discreti tratti rettilinei che per i più incoscienti costituiscono un richiamo irresistibile. Soprattutto di domenica: a decine scambiano il tratto di Alemagna che sale da San Floriano, appena fuori Vittorio Veneto, e arriva fino alla Secca per un circuito. Ma nel caso di Walter Lorenzon la velocità non c'entra: sono state le condizioni dell'asfalto a farlo cadere.

Ultimo aggiornamento: 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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