RIESE PIO X (TREVISO) - In una settimana aveva molestato cinque donne lungo il Sentiero degli Ezzelini. Al punto da diventare l’incubo delle podiste. A una, che aveva rifiutato le sue avances, aveva spaccato il naso con un pugno. Ora è arrivata una condanna a 5 anni e 4 mesi di carcere per l’ex calciatore Federico Tieppo, 29 anni, di Riese Pio X. Questa la pena inflitta dal giudice al termine del processo con rito abbreviato per i reati di violenza sessuale, tentata violenza sessuale e lesioni personali. L’imputato dovrà versare anche un risarcimento totale di 75mila euro alle due donne molestate che si sono costituite parte civile.
L’APPELLO
A preoccupare il suo legale, più della condanna in sé, sono la diagnosi tardiva del disturbo mentale e il percorso che lo attende: «Se non viene curato adeguatamente, c’è il rischio che una volta fuori dal carcere torni a compiere gravi reati - afferma l’avvocata -. Come peraltro era già successo l’anno scorso. Quando ha molestato le donne era appena uscito di prigione. Attualmente Tieppo è recluso in carcere (a Verona, ndr), nella sezione riservata ai detenuti con problemi mentali. Il nostro consulente psichiatrico aveva evidenziato infatti, in sede di perizia, una situazione più grave di quella descritta dal perito del tribunale. La diagnosi parlava di schizofrenia. La sua situazione psichica va inquadrata e seguita adeguatamente dal punto di vista terapeutico per evitare che in futuro possa ricadere negli stessi errori». Il legale si riserva di leggere le motivazioni della sentenza per valutare un’eventuale impugnazione. «Credo che attualmente la struttura più adatta a lui sia una comunità» conclude. Federico Tieppo, con precedenti per maltrattamenti in famiglia e problemi di tossicodipendenza, era stato arrestato dai carabinieri, nell’agosto dello scorso anno. I militari si erano finti dei runner e dei ciclisti, mescolandosi ai frequentatori della pista ciclopedonale che collega Godego e Castelfranco. Erano così riusciti a bloccarlo prima che aggredisse ancora. Sceglieva le potenziali vittime proprio tra le donne che passeggiavano o facevano una corsa lungo il sentiero degli Ezzelini. E le aggrediva con calci e pugni se rifiutavano le sue proposte oscene
