Il maniaco del sentiero degli Ezzelini in silienzio davanti al giudice. L'avvocato: «Gli serviva un percorso terapeutico»

Domenica 7 Agosto 2022 di Valeria Lipparini
Il maniaco del Sentiero deli Ezzelini, Federico Tieppo, in silenzio davanti al giudice
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CASTELLO DI GODEGO - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Federico Tieppo, il 28enne di Riese Pio X, accusato di tentata violenza sessuale e lesioni, difeso dall'avvocato Alessandra Nava. L'interrogatorio di garanzia, che si è svolto ieri mattina, 6 agosto, si è concluso nel giro di pochi minuti. Al giovane, detenuto nel carcere di Santa Bona, sono state contestate cinque aggressioni compiute in sei giorni, di cui due, le più violente, avvenute domenica pomeriggio, nel giro di poche ore. Sceglieva le potenziali vittime tra le donne che passeggiavano o facevano una corsa lungo il sentiero degli Ezzelini. E le aggrediva con calci e pugni se rifiutavano le sue proposte oscene. Come è successo domenica pomeriggio, a Castello di Godego a una 44enne, trovata priva di sensi, col naso rotto e macchie di sangue sulla maglietta.

Grazie a un'indagine lampo dei carabinieri l'aggressore è stato arrestato. I militari, fingendosi runner e ciclisti, si sono mescolati ai frequentatori della pista ciclopedonale e sono riusciti a braccare il maniaco seriale.

La reazione delle donne


SITUAZIONE COMPLESSA
«La situazione è complessa e non ho intenzione, per ora, di presentare alcuna richiesta al Tribunale, nemmeno di una modifica della misura cautelare - spiega l'avvocato difensore - Valuterò la strategia migliore per lui. Ma non in questo momento. Lo conosco da tempo, era tornato in libertà a fine giugno, dopo due anni passati dietro le sbarre. Ma è finito di nuovo in galera perché non è stato inserito in un percorso terapeutico». Tieppo, ex calciatore dilettante, ha un passato torbido segnato dalla droga e da maltrattamenti nei confronti dei genitori, di cui aveva tentato anche di bruciare la casa. Adesso abita con la nonna e in passato è stato seguito dal Serd (Servizio per le dipendenze) di Castelfranco. Per anni se l'era presa con i genitori minacciandoli spesso per farsi dare i soldi per la droga. Il 22 marzo del 2021 era stato arrestato, al culmine dell'ennesima sfuriata in cui aveva minacciato di morte i genitori, con i quali viveva. In quell'occasione si era opposto ai militari intervenuti, prendendoli a calci e pugni tanto da ferirli, fortunatamente in modo lieve. Quello era stato soltanto l'apice di atteggiamenti vessatori che andavano avanti dal 2017 e che sarebbero legati all'uso di droga. Il giovane chiedeva con insistenza denaro ai genitori dando in escandescenze se la risposta era no.


NESSUNA PERIZIA
«In questo momento non vedo nemmeno la necessità di richiedere perizie che devono, comunque, essere motivate davanti al giudice - riassume l'avvocato - Adesso il mio assistito è confuso, aspetto che razionalizzi quanto è successo prima di ipotizzare di metterlo di fronte ad un giudice per l'interrogatorio. Arriverà il momento delle spiegazioni. Ma non è adesso. Procederemo a piccoli passi e vedremo come si sviluppa l'inchiesta della Procura». L'avvocato, infine, allarga le braccia: «Non si è riusciti a metterlo nelle condizioni di non nuocere. Purtroppo il regime carcerario non era la soluzione giusta per lui, anzi, nel suo caso è stata deleteria: entrato in carcere a marzo del 2021, in piena emergenza Covid, non è stato inserito in un percorso terapeutico che avrebbe potuto aiutarlo. Andavano coinvolti i servizi di riferimento». Le indagini condotte dai carabinieri hanno messo sul piatto della bilancia una serie precisa e circostanziata di accuse. Si parte dalla 44enne che è stata raggiunta da Tieppo sul sentiero delle Ezzelini domenica pomeriggio, a Castello di Godego, avvicinata dal 28enne in bicicletta e importunata con avances oscene. Al rifiuto della donna Tieppo le si scaglia contro finchè non la lascia sanguinante, a terra. L'aggressore si allontana per ritornare a caccia qualche ora dopo. Verso le 19.30 avrebbe tentato di abusare di un'altra donna, afferrata e malmenata. Anche in questo causo la vittima era riuscita a divincolarsi e a fuggire, con il corpo pieno di lividi. E, a questi due episodi, se ne sono aggiunti altri tre, per un totale di cinque aggressioni.

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Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 14:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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