Travolse e uccise il trevigiano Claudio Iacoponi a Roma, a processo il motociclista... ma tra due anni

Mercoledì 21 Giugno 2023 di Redazione web
Travolse e uccise il trevigiano Claudio Iacoponi a Roma, a processo il motociclista ma tra due anni

A processo il motociclista che ha investito ed ucciso Claudio Iacoponi.. ma tra due anni. La famiglia della vittima dovrà aspettare ancora per avere giustizia, questo quanto emerso a seguito dell'udienza preliminare tenutasi oggi 21 giugno, in Tribunale a Roma accogliendo la richiesta del pm della Procura capitolina titolare del procedimento penale, il dottor Maurizio Arcuri. Il gup dottor Nicolò Marino ha rinviato a giudizio per il reato di omicidio stradale M.T. di 48 anni di Guidonia Montecelio (Roma) accusato di aver travolto con la sua moto Iacoponi di 61 anni mentre attraversava a piedi la Nomentana. Lui è stato ritenuto dal magistrato come l'unico responsabile della tragedia. Il legale dell'imputato ha chiesto il non luogo a procedere ma invano. Un risultato importante per i famigliari del 61enne assistititi Studio3A-Valore Spa che però dovranno fare i conti con i tempi lunghissimi della giustizia: la prima udienza dibattimentale del processo è stata fissata per il primo aprile del 2025

L'incidente, Iacoponi investito ed ucciso da un motociclista

Il drammatico incidente è accaduto il 16 ottobre 2020, alle 6.30 del mattino, in via Nomentana, all’altezza del civico 960 e dell’intersezione con via Gaspara Stampa, nel quartiere Telenti. Iacoponi, che risiedeva con la sua famiglia a Monastier, in provincia di Treviso, ma che lavorava a Roma e quindi alloggiava nella Capitale dal lunedì al venerdì, e che era peraltro reduce da una frattura a una gamba riportata in seguito a una caduta e deambulava ancora con le stampelle, stava attraversando la carreggiata, da sinistra a destra rispetto al senso di percorrenza della motocicletta, quando M. T., che procedeva sulla Nomentana in direzione Roma centro su uno scooter Piaggio Mp3, lo ha travolto. Il Sostituto Procuratore, anche sulla base del rapporto degli agenti della polizia locale del III Gruppo Nomentano, che hanno effettuato i rilievi, e della perizia cinematica affidata a un consulente tecnico ad hoc, l’ing. Fabrizio Ceramponi, per ricostruire dinamica, cause e responsabilità del sinistro, ha imputato al motociclista, per citare la richiesta di rinvio a giudizio formulata al termine delle indagini preliminari, “colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e in violazione di precetti del Codice della Strada”, per “non aver regolato la velocità del proprio veicolo, che viaggiava a circa 63 km/h, velocità superiore al limite consentito per i centri urbani, con conseguente limitazione della propria capacità di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, circostanza che non gli consentiva di frenare in modo appropriato ed evitare d’investire Claudio Iacoponi”.

Il 61enne è stato sbalzato a svariati metri di distanza sbattendo violentemente il capo e riportando un gravissimo trauma cranico con edema cerebrale: trasportato in condizioni disperate all’ospedale San Giovanni, dopo cinque giorni di agonia, il 21 ottobre, è spirato. Nessun dubbio sulle cause del decesso, determinato dalle gravissime lesioni prodotte dell’investimento, come confermato dall’autopsia disposta dal magistrato ed effettuata dal medico legale dottor Antonio Oliva.

Ultimo aggiornamento: 14:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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