Sfratti, due famiglie con bimbi piccoli fatte sloggiare: il Comune paga a tutti un b&b

Mercoledì 6 Settembre 2023 di Mauro Favaro
Un trasloco

PONZANO (TV) - Emergenza casa a Ponzano. In questi giorni sono previsti due sfratti per altrettante famiglie con figli. E non sono gli unici in vista. Ma il Comune a oggi ha a disposizione solamente due mini-appartamenti, tra l'altro già in lista per altre assegnazioni, nell'ambito dell'emergenza abitativa. Da qui l'idea di pagare un bed & breakfast alle famiglie che dopo lo sfratto rischiano di finire in strada.

Almeno per il periodo necessario a individuare una soluzione alternativa.

IL PRIMO CITTADINO
«Non abbiamo altre sistemazioni. L'unica cosa che possiamo fare è pagare loro l'alloggio in qualche bed & breakfast, sperando che bastino al massimo alcune settimane», allarga le braccia il sindaco Antonello Baseggio. Il primo obiettivo è non lasciare fuori nessuno. Il sindaco, assieme all'assessore al sociale e all'assistente sociale, ha già incontrato le due famiglie, entrambe di origini straniere. «Nel caso in cui trovassero una casa in affitto  ci siamo anche messi a disposizione per dare una mano a pagare il canone, almeno nella fase iniziale». Ma è difficile trovare una sistemazione a Ponzano. Oggi molti alloggi sono venduti "sulla carta".

Il Comune risulta essere tra i più cari nell'ambito del mercato immobiliare della Marca. Nel mese di agosto, come confermato dal portale Immobiliare.it, a Ponzano il prezzo medio di vendita delle abitazioni ha superato quota 1.700 euro a metro quadrato. Mentre per l'affitto bisogna tirare fuori in media quasi 8 euro per metro quadrato. Tradotto, per prendere in affitto un alloggio da 80 metri quadrati servono circa 650 euro al mese. E così via. «Nel caso, però, si può guardare anche a territori limitrofi - sottolinea il primo cittadino - dopotutto noi non siamo un'agenzia immobiliare che va in cerca di affitti». L'assenza di alloggi per accogliere famiglie in difficoltà, inoltre, conferma una volta di più anche la mancanza di strutture comunali da mettere a disposizione per l'accoglienza dei richiedenti asilo alla luce dell'aumento degli sbarchi in Italia.

L'ACCOGLIENZA
Nei giorni scorsi la prefettura ha chiuso gli ultimi bandi trovando solo 15 alloggi rispetto ai 450 posti cercati, compresi cinquanta per minori non accompagnati con più di 14 anni. «Non abbiamo nemmeno case per le famiglie che non riescono a far fronte all'affitto e alle spese, tanto che dobbiamo "prenotare" bed & breakfast od ostelli - dice il sindaco - comunque abbiamo già una quarantina di persone provenienti dall'Ucraina ospitate nell'ex Badiola e 9 persone inserite nell'ambito dell'accoglienza Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr). Sono numeri già importanti». «Senza contare che in generale i Comuni temono che le persone richiedenti asilo acquistino la residenza nel loro territorio, e che poi lo Stato dica che non ci sono più soldi conclude Baseggio se ci fosse la certezza di collaborazione da parte dello Stato, sarebbe più semplice. Il vero problema non è tanto l'accoglienza, quanto la non certezza di cosa avviene domani».
 

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