Sfrattato dalla casa in affitto di Salgareda, chiede di poter recuperare dei vestiti rimasti dentro ma si barrica in casa

L'inquilino non pagava l'affitto da un anno

Giovedì 10 Agosto 2023 di Gianandrea Rorato
Sfrattato dalla casa in affitto di Salgareda, chiede di poter recuperare dei vestiti rimasti dentro ma si barrica in casa

SALGAREDA (TREVISO) - Sfratto esecutivo parecchio movimentato ieri mattina in un’abitazione di via Chiesa Vecchia a Salgareda. Poiché non pagava l’affitto da circa un anno, un cinquantottenne di nazionalità senegalese aveva ricevuto lo sfratto esecutivo il 21 luglio 2022. Ma non era stato eseguito subito, in quanto si era cercato un compromesso Ma da allora l’uomo, regolare in Italia e occupato, residente nell’abitazione con la moglie, anch’essa con un lavoro, è rimasto a vivere nell’appartamento di proprietà della famiglia Vazzoler-Cereser.


IL PROVVEDIMENTO
Lo scorso 25 luglio l’ufficiale giudiziario, in compagnia dei carabinieri, si era presentato alla porta dell’uomo per lo sfratto coatto, regolarmente eseguito. Qualche giorno dopo però l’ex residente aveva chiesto ai proprietari di prendersi dei vestiti rimasti sul posto. Una volta all’interno, non ha voluto più uscire. Pochi giorni dopo, approfittando dell’assenza degli affittuari, il locatore aveva cambiato le serrature. Ma il cinquantottenne, dopo averle scassinate, è rientrato in possesso dell’appartamento. Ieri lo sfratto definitivo: presenti sul posto tre pattuglie dei carabinieri di Ponte di Piave, Codognè e San Polo di Piave, l’ufficiale giudiziario, il sindaco di Salgareda Andrea Favaretto e, poco dopo, anche un’ambulanza.


IL LEGALE
Il legale dei proprietari, l’avvocato Alvise Tommaseo, era presente sul posto e commenta: «Mai vista una cosa del genere Da circa un anno i proprietari hanno cercato di trovare un dialogo con l’uomo per risolvere il problema una volta per tutte. Prima dell’avviso di sfratto, datato 21 luglio 2022, si è cercato di arrivare a un compromesso nonostante la famiglia residente non pagasse l’affitto ormai da più di un anno. Dopo l’avviso dello sfratto si è comunque cercato la migliore soluzione per tutti e per ben due volte anche i carabinieri sono giunti sul posto per cercare di convincere l’uomo ad uscire, ma non c’è stato verso. Si arriva dunque al 25 luglio quando c’è stato lo sfratto coatto». Ma il 58enne non si è perso d’animo. «Con una scusa l’ormai ex residente chiede di poter rientrare e si barrica in casa. Qualche giorno dopo esce e il proprietario cambia i lucchetti, che però vengono puntualmente messi fuori uso. E si arriva dunque ad oggi (ieri, nda). I carabinieri, con gli ufficiali giudiziari, si sono presentati in forze per farlo uscire e nell’animata discussione l’uomo ha anche affrontato i militari, dopo aver sfondato una porta. È stata chiamata un’ambulanza e si è fatto ricoverare in ospedale.

Ha già detto che quando sarà dimesso vuole tornare qui». E quindi? «Il fabbro di turno sta già installando delle inferriate alle finestre e cambiando tutti i lucchetti dell’abitazione. Non so come finirà questa storia ma di certo in tanti anni di professione, un episodio simile non mi era mai capitato».

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