Risse in piazza Borsa a Treviso, il sindaco Mario Conte: «Il problema è la presenza di quattro persone adulte, sbandate, comparse dal nulla»

Martedì 25 Luglio 2023 di Paolo Calia
Risse in piazza Borsa a Treviso, il sindaco Mario Conte: «Il problema è la presenza di quattro persone adulte, sbandate, comparse dal nulla»

TREVISO - «Il problema attuale di piazza Borsa è la presenza di quattro persone adulte, sbandate, comparse dal nulla e che stazionano in quella zona. Le forze di polizia sono informate, la vigilanza c’è e ho chiesto al prefetto di inserire all’ordine del giorno del prossimo tavolo sicurezza anche la discussione su quale strumento giuridico adottare per allontanarle». Il sindaco Mario Conte spiega così la causa delle nuove tensioni scoppiate nel quadrante più critico della città che, però, sembrava aver ritrovato un proprio equilibrio.

Ma era solo un’illusione. Da qualche settimana tra piazza Borsa, via Fiumicelli e giardinetti Sant’Andrea girano quattro elementi altamente problematici. Si tratta di un ex detenuto e altri tre personaggi arrivati a Treviso probabilmente in treno, che passano la notte non si sa dove mentre di giorno bazzicano in giro infastidendo negozianti e passanti.


IL RIMEDIO
E dopo gli ultimi episodi, le minacce al presidente della Camera di Commercio Mario Pozza e la rissa scoppiata sabato pomeriggio, il problema arriverà all’attenzione del tavolo sicurezza della Prefettura. «Non è una banda - spiega il sindaco - e stiamo trovando il modo per allontanarli in maniera definitiva. Non è semplice perché i mezzi a disposizione dei sindaci in casi come questi sono molto pochi. Parliamo poi di quattro persone che vengono da fuori città, con problemi di varia natura. Stiamo parlando anche con Usl e Servizi sociali per capire se è possibili agire in qualche modo. Per risolvere questo problema ho chiesto al prefetto di convocare un tavolo sicurezza dove individuare lo strumento migliore per allontanarli. Fatto questo, il problema è risolto». Conte punta il dito poi contro chi soffia sul fuoco e descrive quella che lui definisce «una realtà che non c’è». «Io chiedo a tutti di collaborare, denunciare i fatti quando serve e non alimentare problemi che non ci sono. Parlare in continuazione di una città insicura quando la realtà è diversa, vuol dire danneggiare il nome di Treviso. Oggi il problema di piazza Borsa sono queste quattro persone, le forze dell’ordine lo sanno e assieme troveremo una soluzione per arginarle. Ma il vero rischio non sono questi quattro balordi, ma chi agita pericoli che non ci sono e che hanno come sola conseguenza quella di allontanare turisti proprio in un momento in cui la nostra città è molto attrattiva».


LO SCONTRO
La visione del sindaco però si scontra con le posizioni di chi ritiene la piazza, e tutto il quadrante dei giardinetti, poco sicuro. Il Pd, attraverso il capogruppo in consiglio comunale Stefano Pelloni, ha chiesto a gran voce un intervento efficace mentre Carlotta Bazza (Pd) chiede la creazione di un comitato di residenti per avere un quadro più chiaro. Intanto chi lavora tra via Fiumicelli, piazza Borsa e via Toniolo passa da una fonte di disturbo all’altra: una volta sono i gruppetti di ragazzini molesti, adesso gli sbandati che sarebbero potuti andare in un qualunque punto della città ma alla fine sono arrivati proprio in piazza Borsa. Anche Fratelli d’Italia, componente della maggioranza, si sta muovendo: «Abbiamo intenzione di fare una nostra proposta per affrontare i problemi di quella zona - spiega Gino Balbinot, responsabile cittadino del partito - stiamo avviando una raccolta di notizie per capire bene cosa accade. Nei prossimi giorni andremo a parlare con chi vive e lavora in zona e metteremo a disposizione un indirizzo mail per raccogliere osservazioni da parte dei cittadini. Alla fine faremo una proposta al sindaco. Detto questo i problemi di piazza Borsa non sono certo legati alla gestione, ma a situazioni che si vedono in ogni città».

Ultimo aggiornamento: 14:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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