TREVISO - Anche sui media americani il Prosecco fa tendenza. Nell’ultimo numero del settimanale “Italian American Journal” (un milione di copie a New York e nel New Jersey in lingua inglese e italiana) ampia intervista a Valerio Nadal presidente del Condifesa TVB e produttore di vini dal 1925 a Santa Lucia di Piave.
Nell’intervista (“The gold mine of Veneto Region: Prosecco and the Nadal Winery”) di Sophia Rita Jadda si parla delle oltre 600 milioni di bottiglie commercializzate.
Sempre nell’intervista la giornalista si sofferma sul ruolo del Consorzio Condifesa TVB (Treviso-Vicneza-Belluno) che ha da poco tagliato il traguardo del mezzo secolo di vita e che associa oltre 10mila imprese agricole. Nadal conclude: “Abbiamo creato un sistema snello e semplice visti e considerati gli sconvolgimenti climatici che da tempo si abbattono sulle nostre colture oltre ai danni da animali selvatici. Ebbene siamo in grado attraverso i nostri uffici e i nostri tecnici di dare risposte in tempi brevi ai nostri imprenditori e di contribuire alla tutela del reddito in agricoltura”.
Aziende trevigiane all'estero
Con cerimonia il 13 Febbraio a Parigi in occasione del salone internazionale Wine Paris, Enrico Bedin - direttore della omonima cantina di Cornuda - è stato inserito dalla rivista britannica The Drinks Business, tra i “Master Winemaker 100": una guida esclusiva che raccoglie e racconta le 100 personalità di spicco nel mondo dell’enologia che hanno firmato i vini premiati con il più alto dei riconoscimenti. La nomina segue il successo dell’Asolo Prosecco superiore DOCG Brut, prodotto di punta della cantina a conduzione familiare di Cornuda, che si è distinto per eccezionale eleganza ottenendo la più prestigiosa qualifica di “Master” all’edizione 2022 dei celebri “The Drinks Business’ Prosecco Masters”. Con una giuria composta quasi esclusivamente da MW (Master of Wine, una ristrettissima cerchia di professionisti insigniti con la qualifica più elevata del settore) il concorso internazionale promosso dalla rivista Inglese vanta un sistema di degustazione alla cieca preciso e rigoroso e gode di crescente autorevolezza a livello mondiale. “Questo riconoscimento illustre ci riempie di orgoglio” - afferma Enrico Bedin, che assieme ai fratelli guida l’azienda fondata dal nonno nel lontano 1948 - “e premia il nostro metodo, esortandoci a continuare lungo il percorso intrapreso negli ultimi anni e volto ad elevare costantemente la qualità garantendo la conformità ai più elevati standard certificati a livello internazionale lungo tutto il processo produttivo. È il risultato di un grande lavoro di squadra la cui centralità è sempre il territorio: si parte dalle straordinarie caratteristiche dei terreni dell’asolano, preservando la qualità delle uve in vigna ed in cantina, per arrivare ad un Prosecco autentico in grado di esprimere appieno l’eccellenza della terra che lo origina.”
