Conegliano. Omicidio Ceschin, arrestato il presunto sicario rimasto latitante: era in Spagna

L'altro uomo accusato di aver ucciso la 72enne era già stato arrestato con il marito della donna e la nuova compagna

Venerdì 5 Gennaio 2024 di Redazione Web
Ceschin

CONEGLIANO (TREVISO) - Nella serata di mercoledì 3 gennaio, è stato arrestato a El Vendrell, nel cuore della Catalogna a circa settanta chilometri da Barcellona, dominicano di 29 anni. L'uomo era oggetto di un mandato di arresto europeo (MAE) emesso il 26 ottobre scorso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Treviso. El Vendrell è accusato, in concorso, dell'omicidio di Margherita Ceschin, 72enne di Conegliano, la cui morte risale al 24 giugno dello scorso anno, quando fu ritrovata senza vita nella sua abitazione.

Il soggetto ricercato è stato individuato grazie a un'operazione di localizzazione condotta dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. La Polizia Nacional Iberica lo ha poi preso in custodia, in attesa della sua consegna alle autorità italiane.

L'omicidio di Margherita Ceschin

Margherita Ceschin sarebbe stata uccisa da almeno due uomini, entrati nella sua abitazione attraverso un terrazzino, presumibilmente assoldati dal marito, Enzo Lorenzon, 79 anni, di Ponte di Piave, con il quale era in corso una burrascosa pratica di separazione dal 2017. È in quell'anno che una donna italiana, allora legata a Lorenzon, si sarebbe sentita richiedere da lui se vi fosse la possibilità di individuare, nel Meridione, soggetti disponibili a «dare una lezione, eventualmente anche ad uccidere» l'ex consorte. Alla base dei conflitti tra i due vi sarebbe stata la pesantezza dell'assegno di mantenimento riconosciuto alla donna, 10mila euro al mese, oltre ad azioni giudiziarie che avevano portato al pignoramento di alcuni beni dell'uomo e a controlli della Guardia di Finanza nell'azienda vitivinicola di cui è titolare. Per assoldare i killer Lorenzon si sarebbe servito delle conoscenze della sua attuale compagna, una dominicana di 32 anni, Dilesy Luciano Guzman, che avrebbe contattato un cugino, Sergio Luciano, e un conoscente, Juan Maria Guzman, tutti arrestati. Nella partita sarebbero poi entrati altri due soggetti, giunti in Italia dalla Spagna e usciti dal Paese attraverso la frontiera di Ventimiglia il giorno dopo il delitto. In alcune intercettazioni telefoniche Lorenzon era preoccupato del fatto che avrebbero usato una sua auto per l'espatrio. La decisione di procedere ai fermi da parte della magistratura è stata determinata da più segnali, in base ai quali gli indagati sarebbero stati sul punto di lasciare l'Italia.

Ultimo aggiornamento: 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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