ODERZO - Da anni lottava contro un male che non gli ha lasciato scampo. A piangere la scomparsa di Gianni Zanchetta, venuto a mancare sabato a 44 anni allo Iov di Castelfranco dov’era ricoverato, non ci sono solo la moglie Marzia e il figlio Mattia, 18 anni, ma anche il Vespa Club di Oderzo e il Treviso Calcio, oltre alle intere comunità di Oderzo, Motta di Livenza e gorgo al Monticano che si sono strette attorno ai familiari (su tutti i genitori Graziella e Gino e il fratello Ivo).
IL RICORDO
Proprio dal Vespa Club di Oderzo lo ricordano come «una persona appassionata e schietta, sempre pronta a trascinare gli altri». Compatibilmente con le cure a cui si era sottoposto nel corso degli anni, il 44enne non perdeva occasione per radunarsi con gli altri vespisti e solcare le strade della Marca, e non solo. Così come seguiva da tempo le partite del Treviso, rimanendo fedele ai colori biancocelesti sia durante i fasti della serie A e B sia quando la società ha dovuto ricominciare dai dilettanti. «Ha sempre affrontato la vita e anche la malattia con coraggio e determinazione - ricorda l’amico Federico - Una persona di cuore, come poche, che amava la famiglia e il suo lavoro, dedicando poi tempo agli amici e alle sue passioni. Mi mancherà, e mancherà a tutti quelli che lo hanno conosciuto». L’ultimo saluto verrà celebrato domani pomriggio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Fratte di Oderzo, dove stasera alle 19 verrà recitato il rosario.