Castelfranco. Calcio in lutto, è morto il mister Ennio Cotterle. Allenatore di molte squadre: «La sua era una visione di gioco innovativa»

Martedì 29 Agosto 2023 di Michele Miriade
Castelfranco. Calcio in lutto, è morto il mister Ennio Cotterle. Allenatore di molte squadre

CASTELFRANCO (TREVISO) - Il mondo degli allenatori ha perso un grande protagonista, il maestro del calcio spumeggiante, e il mondo della scuola ha perso una guida. Si è spento all’ospedale di Castelfranco, dove era ricoverato da tre mesi, Ennio Cotterle, 81 anni. Nato a Trieste, Cotterle si era trasferito nella Marca da giovane.

Risiedeva nella città del Giorgione. È stato insegnate di enologia all’Istituto Cerletti, la scuola enologica di Conegliano, quindi aveva diretto i convitti degli istituti della sua città: l’agrario “Domenico Sartor” e l’alberghiero “Giuseppe Maffioli”. Nel mondo della scuola ha lasciato il segno come nel calcio, passione trasmessa al figlio Roberto.


LA CARRIERA
La prima maglia da calciatore indossata nel trevigiano è stata quella del Vittorio Veneto ai tempi della serie C, proveniente dalla Ponziana Trieste dove appunto, come centrocampista, aveva militato in C, poi è stato anche all’Opitergina. A giocare ha smesso giovane causa un infortunio, diventando quell’allenatore che vedeva avanti nel calcio plasmando centinaia e centinaia di calciatori. Diplomatosi mister a Coverciano, Cotterle ha allenato tante squadre, tra serie D e Promozione (l’Eccellenza a quei tempi non c’era) e poi anche in Prima e nelle giovanili. Con il suo innovativo calcio, dove privilegiava la tecnica, ha lasciato il segno, quando fuorigioco e pressing erano termini ai più sconosciuti. Le sue squadre sciorinavano calcio, anche nel periodo invernale quando i campi, che non sono quelli di oggi, erano fangosi. Ha allenato Vittorio Veneto, Bassano, Portogruaro, Giorgione, Santa Lucia, La Marenese, Cassola, Collumbertese, Santa Cristina, poi anche al Salvarosa e al Salvatronda per insegnare anche nei settori giovanili di Quinto, Pievigina e Caerano. Ovunque era il mister, un appellativo riportato anche nell’epigrafe.


IL RICORDO
«Ennio era un maestro come allenatore, ricordo tra le altre il calcio spettacolo alla Marenese; era indubbiamente un innovatore e grande tecnico» lo ricorda Paolo Bottacin collega di lungo corso. Come Massimo Colombo: «Una persona di una umiltà unica, di poche parole. Ha insegnato calcio a tutti, di ogni giocatore riusciva a estrapolare le qualità, anche quando ad altri non riusciva. Come dimenticarlo quando l’ho avuto al Giorgione. Ennio era una persona seria, umile, preparatissima e di grande umanità e quindi benvoluto da tutti i giocatori. Come mentalità calcistica era molto avanti e il suo calcio spumeggiante lo ha dimostrato». Molti gli attestati di stima di ex calciatori e allenatori apparsi sui social come alla famiglia: «Sono veramente tante le testimonianze ricevute - sottolinea la moglie Brigida - Ennio è stato un marito e padre esemplare». Cotterle lascia la moglie Brigida con i figli Roberto (con Valeria) e Rossella (con Stefano) e gli amati nipoti Tommaso e Giovanni. Il funerale verrà celebrato oggi in Duomo alle 15.30.

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