Villorba. Incendio alla palazzina di Fontane, da luglio i residenti rimasti senza casa

I lavori procedono a ritmo serrato ma le piogge hanno complicato le cose, sono stati installati anche dei deumidificatori industriali.

Giovedì 20 Ottobre 2022 di Alfredo Baggio
Incendio nella palazzina di Fontane di Villorba, i residenti devono ancora tornare a casa

VILLORBA (TREVISO) - Procedono senza sosta i lavori per rendere nuovamente agibili gli appartamenti del condomino divorato dalle fiamme il 28 luglio scorso a Fontane, in via Donatori di sangue. Il rogo era stato causato da un anziano che, sbadatamente, aveva lasciato cadere della carta da cucina sui fornelli, innescando l’incendio.

Da quella disattenzione si è scatenato un inferno di fuoco che ha portato all’evacuazione dell’intera palazzina, lasciando tutti gli inquilini dei civici 32-34 senza un’abitazione in cui tornare. 

I disagi degli sfollati

Alcuni residenti si erano trovati a dover contare sull’ospitalità di amici e parenti, altri avevano usufruito di stanze d’hotel concesse per l’emergenza. Se l’incendio aveva interessato solo alcuni appartamenti ai piani superiori, dove ha avuto origine incendio, gli altri hanno subito danni a causa dell’acqua penetrata nelle pareti in seguito all’intervento dei vigili del fuoco. Attivato il risk management da parte di Trevigroup, l’azienda assicuratrice che ha in gestione lo stabile (che il giorno successivo aveva inviato una ditta che aveva provveduto a sgravare il tetto e a mettere una copertura temporanea per evitare ulteriori danni causati da piogge). Ad oggi però tutti i residenti della palazzina sono ancora impossibilitati a mettere piede nelle proprie case. «Attualmente gli appartamenti sono ancora vuoti - spiega il sindaco di Villorba, Francesco Soligo - ma i lavori proseguono e presto quasi tutti gli inquilini potranno tornare alle loro case». 

Gli interventi di ripristino

Per evitare danni legati a infiltrazioni d’acqua sono stati infatti installati alcuni deumidificatori industriali che nel giro di poche giornate hanno asciugato pareti e pavimenti. «Affinché gli inquilini abbiano il permesso di tornare nelle proprie abitazioni è necessario che presentino alcuni certificati - precisa il sindaco - ma ad oggi solamente due nuclei familiari hanno portato la documentazione necessaria». Ma questo è stato possibile solamente perché gli appartamenti delle persone in questione non ha ricevuto alcun danno in seguito all’incendio. «Gli appartamenti dei condomini che hanno presentato la documentazione non hanno subito alcun danno, né dall’acqua, né dal fuoco». Ma i lavori, che ormai vanno avanti da quasi due mesi continuano, perché alcuni dei locali della palazzina hanno subito danni consistenti, tali da richiedere un intervento di ristrutturazione certosino. Ma il grosso è intanto stato fatto e i deumidificatori, che al 20 settembre ancora lavoravano per asciugare lo stabile ora sono stati disinstallati.
 

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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