Lotta all'erosione: i Comuni del litorale si alleano per salvare le spiagge

Domenica 22 Gennaio 2023 di Anna Nani
La spiaggia di Rosolina dopo una violenta mareggiata

PORTO TOLLE - Il Comune di Porto Tolle ha approvato lo schema di protocollo di intesa tra i dieci comuni della Conferenza dei sindaci del Litorale veneto, la Regione e la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo per predisporre uno studio di fattibilità in tema di lotta all’erosione del litorale con conseguente ripascimento delle spiagge. L’obiettivo è presentare un progetto pilota da candidare in sede di finanziamenti sia di stampo statale che europeo. L’attuazione del protocollo comporterà una spesa totale di 122mila euro (compresa Iva) così ripartita: 72mila euro in capo alla Regione, 20mila euro per la Camera di commercio, mentre i rimanenti 30mila euro saranno suddivisi tra i vari comuni della Conferenza dei sindaci litoranei. Riguardo Porto Tolle la cifra a carico dell’ente sarà di 1.614 euro. L’iniziativa coinvolge i 10 comuni della costa veneta, ossia San Michele al Tagliamento, Jesolo, Eraclea, Cavallino Treporti, Carole, Venezia, Chioggia, Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle appunto che negli ultimi anni si è ricavata un ruolo anche nell’ambito del turismo balneare grazie alle spiagge di Barricata e Boccasette. 

DIECI COMUNI COSTIERI

Come si legge nell’atto approvato dalla Regione che avviava la stipula del protocollo di intesa a ottobre scorso, da anni che l’ente finanzia interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria della costa per il ripristino della linea di costa erosa dalle mareggiate. «Lavori eseguiti annualmente dagli Uffici tecnici regionali mediante lavori di ripascimento con sabbie provenienti dalle foci fluviali, da barre sommerse in prossimità della linea di riva, o mediante lo spostamento di accumuli di sabbia emersa nell’ambito della medesima cella litoranea. Gli interventi di carattere strutturale della linea di costa devono essere invece realizzati con opere rigide, quali pennelli e barriere soffolte in roccia, associate a ripascimenti “strutturali” con sabbie provenienti da cave marine all’uopo caratterizzate. Proprio per garantire risposte efficaci al problema, si è vista la necessità di approfondire una tematica di rilevante importanza per la difesa e salvaguardia del territorio, nonché per la riqualificazione e valorizzazione ambientale della fascia costiera». 
Si legge ancora nella deliberazione: «Il continuo aumento del ripetersi dei fenomeni erosivi nonché la magnitudo dei danni che essi stanno procurando al litorale, evidenziano ancora di più come necessiti un approccio sempre più integrato di interventi e di natura strutturale, per cui non sono più sufficienti gli interventi sinora adottati dalle singole amministrazioni. Occorre una progettualità forte che aiuti a risolvere in una ottica di medio periodo il problema, garantendo al litorale condizioni di stabilità, condizioni che consentano una programmazione delle attività turistiche, economiche e produttive di tutti i territori interessati e da parte delle varie categorie coinvolte». 

COLLABORAZIONI 

Per garantire risposte puntuali negli anni sono state perciò intraprese dapprima collaborazioni con l’Università di Padova arrivando a portare di recente il tema all’attenzione della Commissione trasporti europea per la presentazione di un progetto pilota che possa accedere a fondi comunitari. L’idea è stata valutata in maniera positiva tanto che suddetta progettualità potrebbe infine fare da riferimento anche alle limitrofe aree di litorale adriatico che interessano il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna. 
 

Ultimo aggiornamento: 14:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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