Padova. Chiude il negozio «Alla Palanca» dopo 93 anni di attività. Bressa: «Spesso il passaggio generazionale è complicato»

Non è migliore la situazione degli ambulanti: il loro numero è in netto calo

Mercoledì 10 Aprile 2024 di Alberto Rodighiero
Alla Palanca

PADOVA - Il commercio in centro storico muta e dice addio ad altri pezzi della sua storia. Dopo 93 anni di attività abbassa infatti le serrande anche “Alla Palanca” di piazza delle Erbe, una vera e propria istituzione. E intanto è crisi anche per gli ambulanti, mentre sempre più vetrine ospitano fast food e attività di ristorazione a cui cedono il passo soprattutto negozi di abbigliamento e artigiani. Cala dunque il sipario su uno dei negozi più conosciuti del centro storico. Per la storica rivendita di biancheria intima di qualità ospitata al piano terra del palazzo delle Debite, all’angolo tra via Manin e piazza delle Erbe, fondata nel lontano 1931, arrivano dunque i titoli di coda. Sulle vetrine del negozio sabato scorso sono apparsi i cartelli di vendita promozionale per cessata attività. A quanto si apprende la chiusura definitiva avverrà quando andrà in esaurimento la merce in magazzino.

Di fatto però la sorte de “Alla Palanca” pare essere segnata.

Le difficoltà del commercio

«È sempre un dispiacere quando dei negozi storici chiudono – ha commentato l’assessore al Commercio, Antonio Bressa – purtroppo in questi casi spesso il passaggio generazione è complicato. Mi auguro che gli spazi lasciati liberi da “Alla Palanca” possano essere occupati in tempi brevi da un’altra attività».
«È l’ennesima conferma che il commercio, sopratutto in centro storico, sta vivendo una crisi fortissima e i numeri sulle chiusure che abbiamo diffuso qualche settimana fa ne sono la tragica conferma – ha detto il presidente dell’Associazione commercianti del centro storico (Acc) Massimiliano Pellizzari –. Abbiamo assistito a chiusure di negozi storici che, qualche anno fa, non starebbero state neppure immaginabili. Negozi che, soprattutto nelle piazze, vengono sostituti da attività legate alla ristorazione. È evidente che il nostro tessuto commerciale sta venendo meno anche a causa della difficile accessibilità del nostro centro storico. Credo anche che per quel che riguarda le attività legate al cibo in centro non debba più essere un tabù ipotizzare un loro contingentamento». Tra le chiusure recentissime in centro c’è da registrare anche quella dell’outlet Off-Market in via Marsilio da Padova.

La situazione degli ambulanti

A soffrire però non sono solo le botteghe storiche. Deve fare i conti con la crisi anche il mondo del commercio ambulante che, a livello regionale, tra il 2019 e il 2023 ha visto assottigliarsi la propria consistenza passando da 9.598 a 7.601 attività: un drammatico -20,8% nel quadriennio con un altrettanto significativo -6,4% nel biennio 2022-2023. «Non credo serva fior di analisti – ha commentato il presidente di Fiva Confcommercio Veneto e di Fiva Ascom Padova, Ilario Sattin – per capire che la situazione è molto grave. La pandemia, nonostante la nostra operatività si svolga all’aperto, è stata una mazzata. Purtroppo il nostro è un lavoro che richiama attorno a ogni banco decine di persone e questo durante il Covid ha rappresentato un problema. Mettiamoci poi la scarsa patrimonializzazione delle nostre imprese e si capisce che mesi di inattività finiscono per decretare il de profundis di quelle con minori margini».
«Proprio il Covid – ha aggiunto – ha convinto qualche amministrazione a mettere in discussione l’utilizzo delle piazze centrali, spostando il mercato in luoghi che nella realtà sono ghetti, anche difficili da raggiungere». Ed è di qualche settimana fa, in città, lo spostamento davanti alla chiesa di San Carlo del mercato dell’Arcella, da sempre in piazza Azzurri attualmente interessata da cantieri. «È assodato storicamente – ha concluso Sattin – che le città si sono formate attorno ai mercati e che senza i mercati una città come Padova non avrebbe potuto vantare i tesori d’arte che ci vengono invidiati».

Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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