Casse comunali, partita milionaria sull'illuminazione pubblica

Sabato 15 Ottobre 2022 di Elisa Barion
Illuminazione pubblica

ROVIGO - Tempi stretti, anzi strettissimi, per rinnovare la gestione del servizio di illuminazione pubblica. L’attuale affidamento, partito nel 2014, sta per scadere, il 31 dicembre. Il Comune, dunque, ha i giorni contati per chiudere, in modo conveniente per le casse pubbliche, la faccenda che nei mesi scorsi, ma anche all’epoca, ha sollevato più di qualche polemica sul fronte dei presunti mancati risparmi per l’amministrazione: il contratto in vigore negli ultimi 9 anni pare non sia stato particolarmente vantaggioso per Palazzo Nodari.

Del resto si sta parlando di una partita milionaria, come afferma l’assessore Giuseppe Favaretto: «L’attuale canone annuo vale 1,3 milioni di euro. Con gli adeguamenti tariffari di quest’anno si arriverà a circa tre».

LE IPOTESI
E così l’amministrazione si ritrova con i tempi serrati per arrivare all’obiettivo di rinnovare la gestione del servizio facendo, però, meglio di quanto è stato fatto 9 anni fa. Come? La risposta a questa domanda sta nella strada tracciata dall’amministrazione che non ha ancora prodotto degli atti ufficiali, leggasi delibere, tant’è che alla domanda «che novità ci sono?», l’assessore replica: «Al momento non ci sono novità», ma che, comunque, è stata segnata. E la strada intrapresa è la seguente: il Comune deve decidere se rinnovare l’affidamento del servizio attraverso Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, una società per azioni il cui unico azionista è il ministero dell’Economia e delle finanze, come è stato fatto nel 2013 all’epoca della giunta Piva, oppure se occuparsene in proprio, valutando alcune offerte di project financing che sono arrivate sul tavolo dell’amministrazione. Per capire quale dei due percorsi sia più conveniente, l’amministrazione ha deciso di rivolgersi a un consulente esterno che attraverso uno studio specifico, fornisca delle indicazioni. L’affidamento dell’incarico non è ancora stato deliberato, ma a quanto pare, è questione di giorni, proprio perché i tempi sono stretti. Sulla base delle valutazioni prodotte, l’amministrazione deciderà successivamente se riaffidarsi a Consip o se intraprendere la strada del project financing tramite bando di gara. Quest’ultima operazione avrebbe tempi più lunghi della procedura Consip che invece sarebbe istantanea. E allora viene da chiedersi cosa accadrà se l’amministrazione sforasse la data ultima del 31 dicembre. A quel punto gli scenari possibili sono due: il Comune rientra in house in via temporanea il servizio, facendosi carico della bollettazione e affidando in appalto la parte che riguarda la manutenzione cui il Comune non sarebbe in grado di provvedere, oppure potrebbe procedere a una proroga amministrativa, ma per seguire questa strada, servirebbero degli atti specifici.

LE DOMANDE
Il dilemma su quale strada scegliere per il futuro della pubblica illuminazione non è recente. Già a inizio anno il consigliere comunale Lorenzo Rizzato aveva sollevato il problema presentando una interrogazione in aula che a sua volta riprendeva un’analoga interrogazione del 2019 nella quale sosteneva che «nel 2013, attraverso Consip, venne affidato il servizio senza procedure ad evidenza pubblica causando costi maggiori rispetto ad altre realtà comunali che lo affidarono a soggetti privati. Il totale di maggiori costi a carico del Comune di Rovigo, nei 9 anni di gestione, è stato di circa 3 milioni di euro solo per i canoni». Nel documento, poi, il consigliere segnalava una serie di disservizi tra i quali «alcune vie della città che hanno continui blackout come via della Costituzione in Commenda». La stessa Consip nei giorni successivi era intervenuta sostenendo, tra le altre cose, che «tutte le iniziative Consip vengono affidate al mercato», come a Rovigo, «esclusivamente attraverso procedure ad evidenza pubblica, a seguito delle quali le amministrazioni, centrali e locali, nel pieno rispetto del quadro normativo vigente, emettono i propri ordinativi di fornitura, beneficiando di economie di scala e rapidità dell’azione amministrativa».

Ultimo aggiornamento: 16:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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